Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Particelle ultrasottili, Cagliari è in testa alla classifica

Fonte: L'Unione Sarda
5 gennaio 2016


Gli ambientalisti sollecitano l'istituzione di un comitato regionale di coordinamento

 

Non solo polveri sottili ma anche ultrasottili. Lo studio dell'Arpas non tralascia il rilevamento delle particelle cosiddette PM 2,5, ovvero quelle dal diametro inferiore ai 2,5 micron, ancora più piccole e preoccupanti delle “cugine” PM 10. Il livello più alto di questo secondo parametro è stato registrato a Cagliari, dove si è riscontrata una media di 31,09 µg/m3 ed un valore massimo di 55,33, molto più elevato della media annuale di 25 µg/m3 previsto dalla normativa.
Segue Sarroch, in cui sono state prese in esame due diverse centraline (Censa 3 e Censa 2). Rispettivamente, la prima ha riscontrato una media di 27,44 µg/m3 e un valore massimo di 42,67: anche in questo caso oltre la soglia annuale consentita di 25 µg/m3. Mentre la seconda (Censa 2) ha riportato una media di 24,74 µg/m3 e un valore massimo di 39,65.
Ancora: al quarto posto compare Monserrato, in cui figura una media di 24,45 µg/m3 e un valore massimo di 36,85. Anche in questo caso, alto.
Non c'è però da lodare San Gavino, Assemini e Quartu. Se queste cittadine non figurano nell'elenco non è perché siano virtuose ma soltanto perché i dati diffusi non comprendono questo di tipo di rilevazione nelle stazioni locali.
L'invito di Legambiente è esteso, e rivolto in primo luogo alla Regione, «perché raccolga l'autorevole richiamo del presidente della Repubblica» che in questi giorni ha parlato di «problema dell'ambiente, un problema che a molti e per lungo tempo è apparso soltanto teorico» ma che oggi «si rivela concreto e centrale. In presenza di una sfida così grande, che coinvolge la salute, è necessario che prevalga lo spirito di collaborazione». Spirito di collaborazione che gli ambientalisti si augurano «porti la Regione Sardegna e le amministrazioni comunali a intraprendere con sollecitudine le indicazioni del ministero dell'Ambiente e costituire il comitato di coordinamento regionale per gestire sia l'emergenza che la programmazione dei provvedimenti strutturali per migliorare la qualità dell'aria che respiriamo».
V. N.