Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Azzurri in libera uscita?

Fonte: L'Unione Sarda
5 gennaio 2016


Massidda: la base di FI attratta dalle liste civiche - Sondaggio allarmante per il partito dell'ex Cavaliere

 


«L'avevo previsto. E in tempi non sospetti». L'algido (ma puntuale) rilievo dell'ex senatore azzurro Piergiogio Massidda, candidato sindaco del cartello di liste civiche Cagliari 2016 , deriva da un dato: lo smottamento nazionale di Forza Italia (9 per cento nel sondaggio di Lorien consulting ) che ha spinto un preoccupato Silvio Berlusconi a rivolgere un invito ai suoi: alle amministrative con liste civiche. Il crollo del partito nei sondaggi sta già spingendo gli aspiranti candidati azzurri verso il movimento guidato da Massidda? «Contatti li ho tutti i giorni con diversi esponenti di forze politiche», dice l'ex Authority, «Pd incluso».
E con i dirigenti di Forza Italia?
«Con loro non ci sono interlocuzioni. Ma i sondaggi traducono quel che sente la base. E io so quel dice la base azzurra».
Cosa dice?
«Che approva quel che sta facendo il mio movimento civico. Consiglieri e simpatizzanti seguono il nostro progetto che pone il lavoro e il bene della città al primo posto del programma, e vorrebbero che l'intera proposta facesse parte del loro partito».
A indicare la meta invece è lei. Quindi?
«Mi limito a osservare che la nostra spinta identitaria potrebbe affascinare altri partiti oltre Forza Italia».
Chi?
«Penso a Fratelli d'Italia. La contrapposizione tra Storace e Alemanno e Meloni a Roma rischia di far vincere il M5S e di ingigantire Marchini».
In città succederà qualcosa di simile?
«Non saprei. Ma non è un mio problema. E non si tratta dell'unica anomalia che noto».
A cosa si riferisce?
«Rilevo per esempio che anche Pierpaolo Vargiu, uno tra i leader dei Riformatori, sostiene il Governo nazionale ma in città crea liste civiche. Le pare possibile che un partito come quello dei Riformatori invece di includere proponga la nascita di liste civiche?».
Lei dovrebbe saperne qualcosa.
«Se allude al periodo in cui ero coordinatore regionale di Forza Italia la scelta mi portò a ottenere da Roma il via libera al riconoscimento di una lista che conservasse però il simbolo identitario: Forza Italia Sardegna. Ma qui il discorso è di altra natura: un esponente della maggioranza che governa con Renzi promuove liste civiche».
Non è l'unico a farlo.
«È una delle novità di questa campagna elettorale. Paolo Casu ne ha addirittura annunciate più di trenta. Ho rispetto di Vargiu e Casu, e sono curioso come tutti di vedere come si svilupperà il loro progetto civico».
Liste civiche sostengono anche Paolo Matta e Enrico Lobina.
«Realisticamente non penso che Matta possa sfondare, raccoglierà qualcosa ma non penso faccia il botto. Con Lobina ci sentiamo, discutiamo, ha un programma articolato».
Il centrosinistra, al di là della candidatura di Massimo Zedda, non si è ancora pronunciato.
«Mi basta considerare quel che il sindaco è riuscito a fare alla guida del Comune. O, capovolgendo il punto di vista, quanto non è riuscito a fare. Dico soltanto che del suo progetto elettorale del 2011 ha realizzato ben poco. Ricordo che quando annunciai il mio piano di lavoro come Authority, al porto completai in due anni quanto avevo previsto di fare in quattro».
Se candidati azzurri confluissero nelle sue liste, lei di fatto guiderebbe l'intero centrodestra.
«Ipotesi da concretizzare».
Realistica?
«Tutto lo lascerebbe supporre. Nel frattempo seguo la mia logica, che coniuga due esigenze: autonomia e rispetto».
Autonomia da chi e rispetto per cosa?
«Autonomia nelle decisioni e rispetto dei nostri diritti. È normale stare zitti quando da Roma decidono tutto anche per noi, e se Ryanair smobilita? Sono stanco di subire. Forza Italia che affonda nei sondaggi nazionali è il risultato di un disagio che la base registra e manifesta. Io l'ho capito, mi auguro lo capiscano anche i dirigenti di quel partito».
Pietro Picciau