Rassegna Stampa

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Legambiente rilancia: "Smog, Cagliari e Sarroch sono città inquinate"

Fonte: web Castedduonline.it
5 gennaio 2016


Contro risposta degli ambientalisti al Comune di Cagliari che aveva stemperato l'allarme: ecco i dati

Autore: Redazione Casteddu Online il 04/01/2016 13:09


 


Il mese di dicembre 2015 si è caratterizzato come uno dei periodi più negativi per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico in tutta Italia e soprattutto nelle città della pianura padana.

Lagambiente rilancia: "Purtroppo anche in Sardegna si registrano delle situazioni critiche soprattutto nell’area cagliaritana.  Il pregevole e altamente qualificato lavoro dell’ARPAS ha permesso di conoscere i valori per tutto il mese di dicembre con  bollettini giornalieri fino al giorno 30. L'efficiente rete regionale dell’ARPAS mette a disposizione  anche il monitoraggio del parametro PM 2,5 in alcune stazioni significative.

Per quanto riguarda le polveri sottili del PM10 μg/m3 e del PM 2,5 μg/m3 i dati sono  riportati nelle  tabelle allegate e  per l’area cagliaritana si registra:

 

Cagliari

PM10

( 28 giorni di misure )  sono stati rilevati 14 superamenti del valore limite di 50 μg/m3 (microgrammi /metro cubo) (contro i 7 superamenti del 2014) raggiungendo il massimo di 71,50 , con una media mensile elevata al limite dei  50 μg/m3.                                                                                                             

 

PM2,5

(29 giorni di misure) si è riscontrata una media di 31,09 μg/m3  ed un valore massimo di55,33  molto più elevati della media annuale di 25 μg/m3  previsto dalla normativa.

Monserrato

PM10

(29 giorni  di misure ) sono stati registrati 19 superamenti  del valore limite di 50 microgrammi /metro cubo raggiungendo il massimo di 82,30, con una media mensile molto   elevata di 54,57 microgrammi /metro cubo;                                                                                                             

 

PM2,5

Su 29 giorni di misure si è riscontrata una media di 24,45 μg/m3  ed un valore massimo di 36,85  molto più elevato della media annuale di 25 μg/m3 previsto dalla normativa.

Quartu S.Elena

PM10

( 29 giorni di misure) sono stati rilevati 13 superamenti  del valore limite di 50 μg/m3 , raggiungendo il massimo di 86,94 con una media mensile comunque elevata di 49,60 μg/m3 ;

Assemini

PM10

(su 25  giorni di misure) sono stati registrati 9  superamenti del valore limite di 50 μg/m3  raggiungendo il massimo di 65,43, con una media mensile  comunque elevata di 44,49 μg/m3 .

Sarroch CENSA2

PM10

( 25  giorni di misure) il valore più elevato è stato di 45,50  con una media mensile    di 32, 88 μg/m3 .

 

PM2,5 

(25 giorni di misure) si è riscontrata una media di 24,74 μg/m3  ed un valore massimo di39,65  molto più elevato della media annuale di 25 μg/m3 previsto dalla normativa.

Sarroch CENSA3

PM10

(29  giorni di misure) il valore più elevato è stato di 52,70, unico superamento del valore limite di 50 μg/m3 ed una media mensile    di 34,60 μg/m3

 

PM2,5 

Su 25 giorni di misure si è riscontrata una media di 27,44 μg/m3 ed un valore massimo di42,67  molto più elevati della media annuale di 25 μg/m3 previsto dalla normativa.

S. Gavino

PM10  

su 30 giorni di misure sono stati registrati ben 26 superamenti del  valore limite di 50     μg/m3 raggiungendo il massimo di 105,74 , con una media  mensile elevatissima di 74,48 μg/m3 .

 

Per fortuna che nei mesi precedenti del 2015 i valori sono risultati inferiori a quelli corrispondenti del 2014  che, è bene ricordare, nel corso di tutto l’anno  ha presentato 40 superamenti della media giornaliera sia a Cagliari che a Monserrato.

Dall’analisi complessiva dei dati, rapportati sia al PM 10 che al PM 2,5, si rileva una stretta correlazione tra i due parametri che esprimono valori elevati  in tutte le stazioni di misura. In sostanza si è trattato di un mese di dicembre con dati molto preoccupanti.

Inoltre di deve notare che i valori del PM 2,5  appaiono proporzionalmente più elevati nelle stazioni di monitoraggio di Sarroch.

Mediamente i valori più elevati di emissioni di particolato si registrano nel periodo invernale nel quale si sommano le cause di emissioni provenienti dal riscaldamento sia residenziale che pubblico, con diverse tipologie tra cui ancora caminetti a fiamma libera, e dal traffico automobilistico.

Il IX Rapporto ISPRA stima che ”In media, il contributo fornito dal settore riscaldamento alle emissioni di particolato primario è pari a circa il 37% mentre quello dovuto ai trasporti su strada è stimato intorno al 31%. Inoltre, è bene ricordare che le emissioni da riscaldamento (e in particolare quelle legate alla combustione della legna) si concentrano prevalentemente in un periodo dell’anno, quello invernale, in cui, anche a causa delle condizioni meteorologiche, si registra la gran parte dei superamenti dei limiti  previsti dalla legge per le concentrazioni di particolato in atmosfera”.

Finalmente il Governo si è accorto della contraddizione normativa, connessa alla franchigia dei 35 superamenti annui della media giornaliera, per quanto riguarda il PM10, ed ha invitato i comuni a mettere in campo una serie di misure di emergenza dopo 7 superamenti (ne basterebbe uno di superamento considerato che 50 μg/m3 è già una soglia limite) .

Considerati i dati disponibili emerge che in tutti i comuni dell’area cagliaritana  si sono verificati oltre 7 superamenti  nell’ultimo periodo per cui appare opportuno intraprendere la realizzazione delle indicazioni del protocollo (in allegato) sottoscritto  tra il Ministro dell’Ambiente, Il presidente dell’ANCI ed il coordinatore della conferenza delle Regioni .

All’art. 1 comma 3 si dispone che tra le misure d’emergenza omogenee e temporanee  anche ai fini degli art. 9 ed 11 del D.Lgs 13 Agosto 2010 n. 155 vengono di comune accordo identificate le seguenti:

a)                      l’abbassamento dei limiti di velocità di 20 Km/h in aree urbane estese al territorio comunale;

b)                      l’attivazione di sistemi di incentivo all’utilizzo del trasporto pubblico locale e della mobilità condivisa;

c)                      la riduzione delle temperature massime di 2 gradi di riscaldamento negli edifici pubblici e privati;

d)                      la limitazione all’utilizzo della biomassa per uso civile laddove siano presenti sistemi alternativi di riscaldamento

Il protocollo prevede anche altre misure per favorire la mobilità sostenibile con l’obiettivo di: controllo e la riduzione delle emissioni degli impianti di riscaldamento delle grandi utenze; miglioramento delle infrastrutture del trasporto pubblico locale e misure di sostegno e sussidio finanziario per l'utenza del trasporto pubblico, passaggio a un trasporto pubblico a basse emissioni  rinnovando il parco mezzi; realizzazione di una rete di ricarica elettrica efficiente. Inoltre: incentivi al verde pubblico; interventi di efficientamento energetico relativi agli impianti sportivi ed edifici pubblici e residenziali.

A parte le scarsissime risorse finanziarie messe in campo, si tratta di un primo piccolo passo che per essere efficace dovrebbe rapidamente tradursi in un decreto legge.

Il provvedimento,  per quanto riguarda i limiti di velocità nei centri urbani da abbassare a 30 Km/h,   riprende molte esperienze ormai consolidate in diverse città d’Europa tra cui Parigi. Molti esperti sottolineano che tale riduzione di semplice e chiara applicazione oltre all’inquinamento atmosferico  riduce  notevolmente anche l’inquinamento acustico e la incidentalità.

L’applicazione delle misure del governo appare  urgente nei comuni dell’area cagliaritana, quale misura preventiva dei possibili superamenti del valore limite giornaliero, che statisticamente si verifica più di frequente nel mese di gennaio".