Rassegna Stampa

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Andreozzi:"I botti a Capodanno? A Cagliari per legge sono già vietati"

Fonte: web Castedduonline.it
29 dicembre 2015

 


Il consigliere comunale: esiste già un'ordinanza che vieta i petardi a Cagliari

Autore: Maurizio Bistrusso il 28/12/2015 20:02


 

Sulla eventuale ordinanza che vieta i botti per la notte di Capodanno prende posizione il consigliere comunale Giuseppe Andreozzi, del gruppo Socialista - Meglio di prima non ci basta - Rossomori, che nel suo profilo Facebook sottolinea che i divieti sono validi tutti i giorni e che esiste già una norma nel testo unico degli enti locali. Ma i cagliaritani chiedono a gran voce, attraverso l'appello lanciato da Castedduonline, un atto del sindaco Zedda che ne sottolinei l'importanza e inviti i cittadini e le autorità preposte ad intervenire per far rispettare i divieti con interventi più incisivi. Andreozzi ribadisce nel suo post l'importanza del regolamento e spera nel senso civico della cittadinanza.
"A Cagliari i "botti" di San Silvestro sono vietati.
E' bene sapere, o ricordare, che nella città di Cagliari, come è previsto dall'articolo 40 lettera "n" del nostro regolamento di Polizia Urbana, "è vietato ...provocare esplosioni e rumori pericolosi od incomodi".
La violazione di questa norma è sanzionata dall'art. 7 bis del decreto legislativo n. 267 del 2000 (testo unico degli enti locali): "Salvo diversa disposizione di legge, per le violazioni delle disposizioni dei regolamenti comunali e provinciali si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 25 euro a 500 euro”.
Si tratta di una norma che riguarda tutti i giorni dell'anno e quindi anche la notte di San Silvestro; occorrerebbe infatti una specifica norma di eguale valore per sospenderne l'efficacia in occasione di particolari ricorrenze, ma una simile disposizione non è stata e non sarà adottata.
Evidentemente non è agevole far applicare coercitivamente questo precetto e per tale ragione ci si appellerà anche al senso civico della cittadinanza per salutare in modo diverso l'arrivo del nuovo anno; nel rispetto delle persone che per motivi di lavoro, di salute o di condizioni psicologiche non possono partecipare ai festeggiamenti e per evitare inutili sofferenze agli “altri” animali che popolano i nostri parchi e le nostre case".