Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Vargiu: serve una rivoluzione Il deputato riformatore: sei mesi per convincere i cagliaritani

Fonte: L'Unione Sarda
21 dicembre 2015

VOTO 2016.

Il vincitore delle primarie della lista #CA_mbia scrive ai candidati-sindaci

 


Appello ai partiti e ai candidati sindaci: «Rimbocchiamoci le maniche, per cambiare Cagliari serve una rivoluzione». Sette giorni dopo il trionfo alle primarie della coalizione di liste civiche #CA_mbia , Pierpaolo Vargiu lancia la prima sfida elettorale. Lo fa con una lettera-appello ai “candidati sindaci” già in campo e a quelli che presto lo saranno: si vada «oltre le beghe e le aspirazioni personali per dare vita ad un progetto unico, che metta insieme le forze civiche e quelle migliori della politica, per la rivoluzionaria scommessa di cambiamento radicale e di innovazione di cui la nostra città ha bisogno per dare opportunità e lavoro a tutti».
REALISMO A Vargiu, presidente della commissione Affari sociali alla Camera, non manca il realismo. Non a caso avverte: «Unire non è facile. Per stare insieme occorre consapevolezza che cambiare Cagliari è tanto indispensabile quanto difficile». E alle imprese difficili «occorre dedicare le energie di tutti». Comprese quelle dei «partiti tradizionali, che tanta responsabilità hanno avuto sino ad oggi nella guida della città». Proprio questi «siano capaci di rinunciare a qualcosa della loro identità per dare spazio vero alle nuove energie civiche, senza le quali non si va da nessuna parte».
IL PROGETTO La candidatura-Vargiu include un progetto di testimonianza sul campo: «Io e i candidati delle sette liste civiche che mi sostengono - presto annunceremo l'ottava - abbiamo sei mesi di tempo per entrare nelle case di tutti i cagliaritani. Per dire a ciascuno di loro che “Cagliari è un affare che lo riguarda in prima persona». Ma anche «per spiegare a ciascuno di loro che il progetto non è di ordinaria amministrazione». Da questa constatazione, l'avvertimento: «A Cagliari serve una rivoluzione, non bastano piccoli aggiustamenti. Occorre che ciascuno di noi candidati sindaci abbia in testa la stessa generosità che noi chiediamo a tutti i cagliaritani». L'annuncio: «Io sono pronto a combattere con determinazione e sino in fondo la battaglia per Cagliari ma - se vogliamo provare a cercarla tutti insieme - sono pronto anche a sostenere una #CA_ndidatura uni_CA# , di #CA_mbiamento vero, migliore della mia e più utile per il futuro della città». Una precisazione: «Come tutti gli altri candidati sindaco, non mi sento in campo per me stesso, ma per il bene della città».
STRATEGIA La lettera-appello di Vargiu riassume slanci ma anche una strategia, figlie di un'investitura decisa alle urne. «Sono stato indicato come sindaco dalla coalizione #CA_mbia CA_gliari , al termine del percorso delle primarie, che per la prima volta ha dato alla città che non si sente del Pd il gusto e la libertà di esprimersi sulla scelta». Nel seggio dell'ex Motel dell'Agip «è successo qualcosa che lascia a bocca aperta. In dodici ore, ha votato una folla di tremiladuecento persone, un cagliaritano ogni 13 secondi». Cagliari, per Vargiu, «ha ancora una volta dimostrato di essere una città viva, che vuole vivere e non sopravvivere. Per me è un debito in più con la mia comunità per l'affetto e la stima dimostrata, mentre cresce la consapevolezza che questa città deve essere rivoltata come un calzino: servono tanti matti , che abbiano generosità verso Cagliari. Serve un esercito di “maniche rimboccate”, consapevole che da soli non si va da nessuna parte. È questa la mia preoccupazione: in queste settimane stanno nascendo tanti progetti, di area civica e liberale, guidati da persone stimate e con forte radicamento sociale, che si pongono in alternativa a questa amministrazione cittadina piatta e senza sogni, che non ha saputo creare neppure uno dei posti di lavoro promessi in campagna elettorale. Da qui l'appello: «Andare oltre le beghe e le aspirazioni personali» per imprimere un «cambiamento radicale».
Pietro Picciau