Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

VIALE SANT'IGNAZIO. Cinquanta dipendenti Saras alla mensa Caritas I cuochi della solidarietà

Fonte: L'Unione Sarda
21 dicembre 2015

 

Cuochi, camerieri e lavapiatti per un giorno, nel nome della solidarietà. Cinquanta dipendenti della raffineria di Sarroch hanno scelto, ieri mattina, di dedicare il proprio tempo «agli ultimi», a chi quotidianamente è costretto a far riferimento al Centro comunale di Solidarietà di viale Sant'Ignazio per il proprio sostentamento. Operai, quadri, funzionari di Saras, Sarlux, Sartex, già soci del Cral, si sono messi a disposizione della Caritas per garantire un pasto caldo alle tantissime persone, tra cui tanti migranti, che non hanno possibilità economiche neppure per alimentarsi.
«È la nostra terza iniziativa dopo l'esperienza di Pasqua e la vendita delle Stelle di Natale per raccogliere fondi da destinare alla ricerca e alla lotta ai tumori», racconta Tonino Durzu, portavoce del gruppo di volontari. «Abbiano scelto di dedicare alla Caritas le quote sociali di dicembre, che vengono trattenute in busta paga ai dipendenti. Siamo convinti che sia importante per noi lavoratori dell'industria renderci disponibili verso i più bisognosi».
Il lavoro al centro è cominciato ben prima di mezzogiorno. C'era da preparare i pasti, cucinarli. Mentre fuori le persone si mettevano in fila. «Sono cresciuto in una famiglia che mi ha educato alla solidarietà», dice Carlo Cois, 35 anni in Saras. «Mi hanno insegnato, i miei genitori, a voltarmi. Vede, questa è una frase che ho fatto mia, rubata da un film di Comencini, “Eugenio voltati”. Bisogna imparare a farlo, guardarsi intorno. Sempre».
Andrea Piras