Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Votato un documento per una lista dal basso La paura di non avere il simbolo

Fonte: L'Unione Sarda
15 dicembre 2015

 

Il titolo dell'incontro era: “La Cagliari che vorremmo”. Il Movimento Cinque Stelle in città prova a organizzarsi in vista delle elezioni comunali: l'appuntamento di sabato era stato richiesto da cinquantatré attivisti, con l'appoggio di un meetup, per evitare il ripetersi dell'effetto-regionali: troppe divisioni in Sardegna, il comico e Casaleggio non avevano concesso il simbolo, non ci furono candidati grillini.
Durante l'assemblea all'Exma è stato votato un documento, da inviare ad Alessandro Di Battista e Roberto Fico, responsabili della redazione delle liste locali, per chiedere il via libera alla creazione di un gruppo di candidati, voluti dal basso, con la benedizione del nazionale. Tra le righe c'era anche un'accusa, senza nomi, a chi in città si starebbe muovendo per far approvare una lista che non rispecchierebbe le volontà degli attivisti cagliaritani. Il riferimento era alle parlamentari Emanuela Corda e Manuele Serra che, stando a indiscrezioni, punterebbero alla candidatura a sindaco di Antonietta Martinez. Ma tutto può succedere: il mondo grillino a Cagliari è un calderone che ribolle dove sono stati versati litri di veleno.
In sala, all'inizio dell'incontro, c'erano alcune decine di iscritti al movimento. Il dibattito è stato introdotto da un vigile urbano, Mauro Nurchis, la moderazione era affidata a Piera Musiu, un passato nel Sole che ride. Si è parlato, in circa 3 ore di interventi, di progetti di mobilità sul modello francese con Corrado Deiana, di incompiute e potenzialità inespresse con Gianni Vargiu, di cultura con Stefano Grassi. La parola è passata ai presenti in sala. E il timore è forte: se continuiamo con queste divisioni, ha detto un attivista, non ci daranno il simbolo.
E. F.