Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Oggi dalle 10 al Conservatorio di Cagliari Creuza de Mà nella masseria delle allodole

Fonte: L'Unione Sarda
11 dicembre 2015

 

 

 

C he Dio v'aiuti, se ci ingannate. Un mendicante e un coltello si trovano ovunque - è una citazione, forse la più bella, forse la più forte, è un film, è un libro. È “La masseria delle allodole”, da Antonia Arslan, diciottesimo lavoro dei fratelli Taviani, Paolo e Vittorio, che di Giuliano sono zio e padre. Così, ascoltare il compositore romano questa sera alle 17.30, al Conservatorio di Cagliari, sarà un piacere e un privilegio. Creuza de Mà è anche questo - è musica, è cinema, è la voglia di una chiacchierata. Insieme a Taviani ci sarà il musicologo Riccardo Giagni. Dopo l'incontro ci sarà la proiezione della pellicola, diretta nel 2007 dai fratelli Paolo e Vittorio, tratta dal romanzo della Arslan che racconta le vicende di una famiglia armena ai tempi del genocidio.
Ma il programma di oggi del festival ideato e diretto dal regista Gianfranco Cabiddu con l'organizzazione dell'associazione culturale Backstage, quest'anno alla sua edizione numero nove, è davvero ricco. Tutti gli appuntamenti saranno ospitati al Conservatorio di piazza Porrino, con partenza alle 10: ecco l'ultima seduta del workshop di Stefano Bonagura, Maurizio Argentieri e Alessandro Zanon sulle tecniche innovative negli studi di registrazione. Poi occhi e cuore saranno rivolti all'Armenia: si comincia alle 15, nell'Aula Magna, con la proiezione di “Vodka Lemon” dell'iracheno Hiner Saleem, Leone d'Oro a Venezia, ambientato nell'Armenia del post-comunismo. Alle 17, “Reminiscenze su Sayat Nova”, un documentario di Levon Grigorian che propone mezz'ora di immagini inedite, a lungo ritenute perse, del film “Il colore del melograno” (Sayat Nova, 1968) del regista armeno Sergej Paradžanov. Tra le due proiezioni, un incontro condotto dallo storico Giampaolo Salice con la figlia della diaspora Sonya Orfalian.
Alle 21.30, all'Auditorium del Conservatorio, il concerto in omaggio all'Armenia con le sonorizzazioni dal vivo di due film del regista Artavazd Pelesjan, “Noi” (del 1969) e “Le stagioni”, realizzate da Arnaldo Pontis (fondatore e anima di Machina Amniotica, TH26, Brigata Stirner). Il musicista elettronico cagliaritano ricostruirà una nuova trama sonora con campionamenti di strumenti tradizionali o auto-costruiti, insieme a nuove musiche digitali di matrice industriale ed elettronica. Insieme a lui, Irma Toudjan, pianista e compositrice di origine armena, Matteo Casula e Aram Ipekdjian. ( f.f. )