Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Enti, battaglia in Consiglio

Fonte: L'Unione Sarda
11 dicembre 2015

Persiste il malessere trasversale verso l'unica città metropolitana di Cagliari

 

Dall'opposizione quasi 2500 emendamenti alla riforma VEDI LA FOTO La riorganizzazione del sistema degli enti locali in Sardegna diventa sempre più complicata. Un percorso a ostacoli al quale partecipano anche i consiglieri regionali del centrodestra che presenteranno quasi 2.500 emendamenti e proporranno un'unica area metropolitana in tutta l'Isola. Tutte le trattative portate avanti nelle ultime settimane hanno generato nuove ipotesi soprattutto per sedare il malessere verso l'unica Città metropolitana di Cagliari. Per questo motivo, l'ultima novità è la richiesta dell'Anci (anche a livello nazionale) sulla rete delle Città medie che in Sardegna dovrebbero avere un minimo di 25 mila abitanti.
LE CITTÀ MEDIE Se Cagliari è “metropolitana” per caratteristiche di area vasta e di densità di popolazione, altri centri da tempo in fermento, chiedono pari opportunità almeno dal punto di vista dell'accesso ai finanziamenti. Nell'ultima richiesta dell'Anci, arrivata dopo che il conclave con Consiglio regionale e Giunta era già chiuso, le Città medie potrebbero essere sei: Sassari, Olbia, Nuoro, Oristano, Carbonia, Iglesias. Un modo per accontentare i sindaci che più volte hanno lamentato lo strapotere di Cagliari.
LO SCHEMA La legge che comincerà il suo percorso martedì prossimo in aula prevede, oltre la Città metropolitana, le Unioni dei comuni, tre Province storiche (Sassari, Nuoro e Oristano) e una Provincia chiamata Sud Sardegna che di fatto è la vecchia Provincia di Cagliari senza i comuni della Città metropolitana. Su richiesta del Cal e dell'Anci è stato aggiunto un ente di area vasta: ambito strategico che, per ora, nella legge è solo previsto come un “pronto intervento” al momento della cancellazione delle Province, ma che secondo i sindaci dovrebbe avere status di ente locale costituzionale.
LA BATTAGLIA Intanto l'opposizione si prepara a dare vita a una vera e propria battaglia. Dopo aver abbandonato l'aula prima della relazione di maggioranza, adesso è in arrivo una valanga di emendamenti per modificare una legge «che ha scontentato tutti», spiega il capogruppo dell'Udc, Gianluigi Rubiu. Il consigliere dell'Uds, Mario Floris sostiene che «prima sarebbe stato necessario determinare un modello di Regione e poi strutturare gli Enti locali». Accusa anche da parte del capogruppo dei Riformatori, Attilio Dedoni perché «la riforma che discuteremo è diversa da quella scaturita dopo le modifiche. L'atteggiamento di forzatura della maggioranza è inconcepibile». Il sardista Angelo Carta sottolinea che «la Regione continuerà a trattare il 45% delle risorse europee». (m. s.)