Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I sindaci arancioni a Pd e Sel: «Uniti contro l'effetto Le Pen»

Fonte: L'Unione Sarda
10 dicembre 2015

L'appello di Zedda, Doria e Pisapia. I vendoliani: «Ditelo a Renzi»

 

 

 

ROMA Basta divisioni, altrimenti «lasciamo il campo alla destra populista». Quindi, «imparate dalla Francia» dove alle ultime elezioni regionali l'avanzata del Front National è stata inarrestabile. A dare la sveglia a un centrosinistra frammentato e litigioso è il trio dei sindaci “arancioni”, quello di Cagliari, Massimo Zedda, con i suoi colleghi di Milano, Giuliano Pisapia, e di Genova, Marco Doria. Un appello, lanciato dalle colonne di Repubblica , perché Pd e Sel corrano insieme nella prossima tornata elettorale che dovrà dare nuovi governi a città importanti. Come appunto il capoluogo sardo, dove Zedda punta a ricandidarsi con l'appoggio di tutte le forze della coalizione progressista, per difendersi da centrodestra e M5S.
L'APPELLO «Le notizie che arrivano dalla Francia - scrivono Zedda, Pisapia e Doria - suonano come un ulteriore campanello d'allarme che deve farci riflettere per impedire che la destra, il populismo e la paura vincano». Dopo le stragi di Parigi, «era diventato forte il rischio che si precipitasse nuovamente in una situazione di profonda preoccupazione». Ecco perché «bisogna ritrovare quell'unità aperta e larga» ed è «indispensabile ripartire dalle forze politiche che compongono il centrosinistra e che hanno saputo vincere e governare». Altrimenti, è il messaggio, si finisce come in Francia. Una lettura che non trova d'accordo l'ex premier Enrico Letta. Che da Parigi, dove vive dopo essersi dimesso da deputato, spiega sul Corriere la ricetta anti Le Pen: «È un errore» legare il successo di Fn agli attentati, dice Letta che vede invece «un no radicale alla politica tradizionale, fatta di vecchi linguaggi ed élite». Quindi, «lasciate che Le Pen governi» e la rabbia sbollirà.
LE REAZIONI Il messaggio dei sindaci trova apprezzamenti in casa Dem, ma ottiene l'effetto di ampliare il solco tra Pd e Sel. «Bella lettera: propone uno schema saggio e condivisibile», commenta il presidente Matteo Orfini. «Il Pd è un grande partito», dice Gianni Cuperlo, minoranza Dem, «e proprio per questo ha la responsabilità di costruire un campo largo del centrosinistra. Nessuno è autosufficiente, neanche il Pd». Per il vicesegretario Lorenzo Guerini, «l'appello va rivolto a Sel, che ha deciso di non confermare l'alleanza in alcune città che andranno al voto, come Torino e Bologna». Visione opposta dal partito di Vendola: «Ci auguriamo che sia Renzi ad accogliere questo appello: il centrosinistra lo ha rotto lui», afferma il coordinatore nazionale Nicola Fratoianni, deputato di Sinistra Italiana. Anche Pippo Civati respinge al mittente la lettera: «È la solita proposta», attacca il leader di “Possibile”. «Allearsi con chi non è disposto a farlo veramente, con chi non sente le cose che si pensano, con chi ha tradito gli altri e anche se stesso, per poter vincere, altrimenti vincono gli altri. Forse proprio per questo, finisce come in Francia». (p. st.)