Rassegna Stampa

Il Sardegna

Case popolari regno dei morosi paga l'affitto un inquilino su due

Fonte: Il Sardegna
24 marzo 2009

La ricerca. Dati di Federcasa: in città il 44 per cento degli occupanti non sborsa il canone mensile

Cagliari terza città d'Italia per evasione Il presidente di Area: raffica di sfratti invista

Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦

Medaglia di bronzo per la morosità: in città quasi la metà degli assegnatari delle case popolari è moroso. E il capoluogo isolano sale così al terzo posto in Italia ritardi nel pagamento del canone negli alloggi popolari. La denuncia arriva dal quotidiano Il Sole 24 Ore che ieri riportava i dati di Federcasa. Dietro realtà come Cosenza (75, 3 %) e soprattutto Catania dove il 92,5 % degli occupanti non paga il canone, Cagliari sale al terzo posto a livello nazionale, con il 44 % degli assegnatari morosi. Positivo il dato sulle occupazioni abusive: lo 0,3 % secondo Federcasa. Nella media nazionale il dato sul ricavo medio mensile per alloggio: 81 euro. Difficile per le amministrazioni dividere i furbi dagli indigenti.
«I DATI corrispondono», ammette il direttore generale di Area Gavino Maccioccu, «ci risulta che Cagliari abbia morosità elevatissima. Area esiste da due anni e per quanto riguarda la nostra gestione posso dire che abbiamo esaminato il problema con attenzione. In due anni abbiamo sfrattato una decina di morosi, pur con una dotazione organica ridotta del 50%. Attualmente», aggiunge, «stiamo proseguendo riprendendo le azioni legali affidate anche ad avvocati esterni. La gente deve dimenticarsi delle cattive abitudini tollerate in passato». Nel novembre scorso novembre Area (azienda regionale edilizia abitativa, l’ex Iacp) ha spedito (per scongiurare il pericolo prescrizione ed incorrere nelle sanzioni della Corte dei Conti) 1576 ingiunzioni di pagamento nell’area di Cagliar i , quasi tutte in città tra Sant’Elia, Cep e Is Mirrionis. Per il capoluogo gli ultimi avvisi risalivano nel 2004. Secondo la Corte dei Conti (nel 2006 l’ammontare complessivo delle morosità di Area era ripartito in 12 milioni 839 mila e 681, 45 euro per contratti in locazione in essere, 5 milioni 682 mila e 198, 74 per contratti cessati, e 530 mila e 672, 87 per alloggi a riscatto.
LE INIZIATIVE per il recupero partono già nel 2004, tramite l’invio di 3785 solleciti per un importo di 10 milioni 10 mila e 200 euro, cosicché nel settembre 2004 la morosità si era ridotta a 9 milioni di euro circa. Prima del novembre 2008, gli ultimi solleciti partono nel novembre 2004 per 2434 inadempienti che non avevano ancora accolto o sottoscritto alcuna proposta di rientro. Dall’ottobre 2004 Area si avvale del programma informatico gestionale “Copernico”: un valido supporto per le procedure. «Il nostro interesse non è quello di sfrattare», precisa Maccioccu, «ma quello di recuperare i crediti con rateizzazione sulla base di un esame attento della condizione reddituale. Purtroppo è emerso che oltre il 50 % un reddito bassissimo dei morosi e negli ultimi mesi la situazione si sta aggravando ulteriormente ». Area cerca di distinguere i furbi dai reali indigenti attraverso l’analisi incrociata della documentazione (attraverso un monitoraggio dei dati incrociati con l’ufficio delle imposte e l’ufficio di collocamento) relativa non solo al’assegnatario dell’alloggio, ma anche ai coabitanti. Si tratta», conclude Maccioccu, «di un problema complesso anche sotto l’aspetto politico: sfrattando non recuperiamo i crediti e non risolviamo il problema».¦