Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Questo è il canto dell'acqua» Gavino Murgia oggi al Massimo

Fonte: L'Unione Sarda
7 dicembre 2015


Con Corrias, i Tenores Gòine, Menhir

 

D a tempo viene chiamata “Oro blu”. Perché di acqua, sul nostro pianeta, ce n'è sempre meno, mentre la popolazione che ci abita, cresce invece ogni giorno di più. Recenti studi, stimano che servirebbero tre pianeti e mezzo come quello in cui viviamo per soddisfare le attuali esigenze della Terra.
All'acqua, il sassofonista Gavino Murgia, ha dedicato nel 2003 uno spettacolo multimediale dal titolo “Abba S'Abba - Il canto dell'acqua”, che, strada facendo, ha cambiato più volte musiche, testi, protagonisti (musicisti, cantanti, cori a tenore, rapper, attori, video artisti) e, questa sera alle 21, approda a Cagliari, al Teatro Massimo, in occasione di una serata allestita da Sardegna Teatro. Ingresso: 10 euro.
«Il tema dell'acqua mi ha sempre affascinato. Come le forme architettoniche che avvolgono i pozzi sacri della nostra Isola », dice l'ideatore del progetto che, l'altra sera, è intervenuto sul palco dell'Auditorium del Conservatorio, per chiudere il bellissimo concerto regalato da Noa al pubblico di Rocce Rosse Blues. «Già da allora, dal periodo prenuragico, l'acqua veniva considerata un bene preziosissimo», aggiunge il sassofonista nuorese che, oltre a comporre le musiche, ha effettuato una ricerca sul campo: «Andando in giro per la Sardegna, ho raccolto modi di dire e tradizioni, come quella che la notte di San Giovanni, si consuma a Benetutti, dove i bambini girando per le case, chiedono di riempire d'acqua dei piccoli recipienti. Una volta pieni, si ritrovano alla fontana del paese, dove riversano quanto ricevuto». Sul fronte sonoro, la produzione offre musiche di matrice mediterranea-jazzistica, con momenti legati al canto gutturale e altri al rap. Le parti recitate, scorrono invece su testi di Italo Calvino e Michele Pio Ledda. Con Murgia sul palco, ci saranno Francesca Corrias, voce, i Tenores Gòine, il rapper Menhir, l'attore Gianni Cossu, Marcello Peghin, chitarra, Salvatore Maltana, contrabbasso, Alessandro Garau, batteria, i video artisti Giacomo Verde e Licio Esposito.
Archiviata la serata, il solista barbaricino, si dedicherà agli altri impegni, in programma nei prossimi giorni in Sardegna: «Il 12 sarò a Berchidda, ospite del Mediterraneo Digital Project, dove terrò una masterclass e poi suonerò con Petrina. Il 16 a Nuoro proporrò, con l'ensemble “Cantar Lontano”, “Officium divinum”, dedicato al celebre disco di Garbarek. Il 18 sarò Cagliari, nella chiesa di Sant'Anna, per Rocce Rosse Blues».
Carlo Argiolas