Rassegna Stampa

web sardiniapost.it

Teatro, a Cagliari le visioni oniriche di Dimitris Papaioannou con “Still Life”

Fonte: web sardiniapost.it
3 dicembre 2015

 

Un nuovo, atteso appuntamento internazionale apre il dicembre di Cagliari – Capitale Italiana della Cultura 2015 che porta in città uno degli spettacoli più interessanti della scena contemporanea: giovedì 3 e venerdì 4 dicembre al Teatro Massimo va in scena Still life, di Dimitris Papaioannou.
L’artista greco, noto al grande pubblico per la direzione artistica e la regia delle meravigliose cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi di Atene, presenta per la prima volta in Sardegna il suo ultimo spettacolo “Still Life”, tappa di una tournée internazionale che dopo il debutto a Atene, è giunta in Francia aprendo la stagione di danza del Théâtre de la Ville di Parigi.
Quella di Cagliari è la seconda data italiana per Still life, dopo la presentazione in ottobre al CRT – Triennale di Milano. Un lavoro che mette al centro il Mediterraneo e la culla della nostra cultura attraverso un linguaggio contemporaneo e allo stesso tempo universale e che evidenzia il grande valore culturale e artistico di un paese come la Grecia, che, nelle sue difficili condizioni economiche e sociali, sta, tuttavia, sviluppando una ricerca di grande rilievo in tutte le discipline artistiche, dal cinema alle arti visive.

Dimitris Papaioannou è, infatti, uno dei nomi più rappresentativi della scena artistica internazionale, pioniere della danza contemporanea in Grecia, riconosciuto oggi dalla critica come uno dei più grandi talenti nella coreografia e per estensione nel teatro tout court. Il suo lavoro, scoperto dal grande maestro Robert Wilson, con cui ha messo in atto un’importante collaborazione, è stato anche materia di studio e analisi per i grandi coreografi di oggi, tra questi Akram Khan che ha adottato il suo “Body Mechanic System” nel lavoro di compagnia.

L’opera di Papaioannou si caratterizza per un’alta densità scenica fatta di un imponente apparato scenografico costellato di segni coreografici minimali. A partire dall’immaginario mitico della Grecia classica, Papaioannou mette in scena i grandi dilemmi dell’uomo contemporaneo e, forse, di tutti i tempi. In Still Life il tema del lavoro e della condizione umana vengono interpretati attraverso il mito di Sisifo e della rilettura che ne fece Albert Camus.

Lo spettacolo – Sisifo, l’uomo capace persino di sfidare gli dei in furbizia, fu punito dagli dei e costretto per l’eternità a trasportare sulla cima di una montagna un masso, che sarebbe poi precipitato nuovamente a valle, una volta raggiunta la sommità. Sisifo fu così obbligato a vivere un’eternità vuota ispirando nel 1942 ad Albert Camus un testo sull’assurdità del suo destino e della condizione umana.
In un paesaggio deserto, sotto un cielo in espansione, uomini – lavoratori lottano con il peso della materia nel tentativo di connettersi con la luce del cosmo che li avvolge. Corpi in fragile equilibrio si disgregano a pezzi, creando un’illusione ottica che cerca di illuminare la ricerca per il senso di Sisifo e, per estensione, dell’uomo.
Still life è dunque uno spettacolo sul lavoro, su come affrontare e modellare la materia per elevare la nostra esistenza al di sopra di essa. Il teatro – danza di Papaioannou genera un’energia meditativa attraverso azioni semplici, incoraggia un viaggio emozionale attraverso l’illusione dello sguardo.

L’artista – Tra i più interessanti talenti della scena contemporanea, Dimitris Papaioannou, coreografo, ma anche artista visivo, pittore e cartoonist, ha creato un linguaggio proprio dove attraverso la rilettura del mito riflette sulla società contemporanea, sull’etica, sulla religiosità e sulla nozione del tempo. Dalla illuminante collaborazione con Robert Wilson, fino alla creazione del “Body Mechanic System” adottato anche da Akhram Khan, ha lasciato un marchio indelebile sulla scena greca contemporanea, anche grazie alla sua direzione artistica e alla regia delle cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi di Atene, con le coreografie “Birthplace” e “Dioniso”.

L’ingresso è gratuito ma su prenotazione. Infopoint Teatro Massimo viale Trento 9, Cagliari: lun-ven 10/13 – 16/19
telefono 070/2796629-20, mail info@sardegnateatro.it