Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Anfiteatro, sì agli spettacoli»

Fonte: La Nuova Sardegna
24 marzo 2009

MARTEDÌ, 24 MARZO 2009

Pagina 2 - Cagliari


Anche quest’estate le tribune in legno non saranno smantellate La commissione comunale alla Cultura: «Valorizzare tutta l’area»




CAGLIARI. Il rivestimento di legno dell’anfiteatro romano non sarà smantellato e anche quest’anno ospiterà parte della stagione estiva dello spettacolo. Ieri mattina la commissione comunale consiliare alla Cultura si è riunita per impostare il discorso della valorizzazione del monumento. Prima di togliere il rivestimento ligneo si dovrà cercare un altro spazio per i grandi eventi, possibilmente altrettanto prestigioso. Gli operatori dello spettacolo sottolineano da sempre l’importanza dell’anfiteatro e ricordano i grandi spettacoli estivi che vi sono stati ospitati. Gli ambientalisti e gli archeologici (tra cui Giovanni Lilliu) chiedono invece che il monumento venga ripristinato nella sua versione originale.
«Il problema - sottolinea Massimo Zedda, La Sinistra, componente della commissione - è che occorre fare un discorso di valorizzazione complessiva dell’area, comprendendo l’orto botanico e quello dei Cappuccini. Personalmente penso che il monumento debba essere liberato dal rivestimento ligneo. Vi sono anche ipotesi di realizzazione di una nuova struttura nello stesso spazio, ma invertendo le posizioni in modo speculare tra tribune e palco, facend sì che l’anfiteatro faccia da sfondo. Altri parlano di uno spazio grandi eventi nel molo Ichnusa, altri a Sant’Elia. Si tratta di verificarne la fattibilità. Certamente, ripeto, il monumento va reso fruibile nella sua integrità».
Due anni fa era stato affermato, sia dalla direzione regionale delle soprindendenze che dal Comune, che per l’estate del 2007 si sarebbe continuata la programmazione all’anfiteatro. Poi si sarebbe proceduto allo smantellamento del legno. Lo stesso è avvenuto l’anno scorso (il Comune aveva stanziato in bilancio anche i fondi per togliere il rivestimento). E così erano cominciati i colloqui tra gli enti, Regione compresa. Poi ci si è fermati.
La storia racconta di un contenzioso che nasce dal Duemila, assieme alle tribune di legno sistemate sul monumento. Tra coloro che chiedevano che le tribune di legno fosseero rimosse, oltre a Lilliu e agli ambientalisti c’erano anche l’ex assessora regionale alla Cultura Maria Antonietta Mongiu, lo studioso Antonio Romagnino e le svrintendenze. Inizialmentre era stato previsto uno smantellamento fatto ad ogni fine stagione. Ma probabilmente non si era valutato il tipo di intervento da realizzare. Sta di fatto che ci si accorse che togliere il rivestimento ogni anno sarebbe costato un patrimonio. Allora iniziò un contenzioso finito al Tar tra Comune e soprindendenze. In ultimo il tribunale amministrativo prese atto che gli enti interesati stavano trattando. E così era, seppure a rilento. Poi, nel gennaio del 2008, c’è stato anche il cambio nella direzione regionale degli enti periferici del ministero della Cultura (Paolo Scarpellini lasciò il posto a Elio Garzillo) e il dialogo ebbe un ulteriore rallentamento. Poi una serie di incontro tra Regione e Comune: entrambi d’accordo sulla realizzazione di un grande parco urbano: dall’anfiteatro, totalmente recuperato alla fruizione, all’orto botanico e a quello dei cappuccini. Il resto è storia di oggi. (r.p.)