Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Pagamenti Pa, Sardegna virtuosa

Fonte: L'Unione Sarda
3 dicembre 2015

Il caso del comune di Selargius capace di saldare fatture per 8 milioni in appena 24 giorni

Tra le regioni del Sud è quella più puntuale dopo la Basilicata Troppo pochi e in forte ritardo. Il pagamento dei fornitori da parte delle pubbliche amministrazioni sarde va ben oltre i 30 giorni previsti dalla legge e copre appena un quarto delle fatture emesse. Ci vogliono infatti mediamente 109 giorni perché il settore pubblico onori i propri debiti, con una dilazione media di oltre due mesi rispetto alle norme vigenti. Non solo, nelle casse degli Enti isolani si arena circa il 75% dei crediti verso le imprese, pari a un miliardo e 371 milioni di euro.
Tempi e cifre distanti da quelli delle amministrazioni virtuose del Nord, ma allineati alla media nazionale (tempi di pagamento di 100 giorni) e secondi soltanto a quelli della Basilicata (94,71 giorni) tra le regioni del Meridione. I dati, rielaborati dal Sole24Ore, arrivano dal ministero dell'Economia in base agli Enti registrati sulla piattaforma di monitoraggio dei crediti commerciali. «I tempi di pagamento sono ancora lunghi», conferma Maria Carmela Folchetti, presidente Confartigianato Imprese Sardegna «anche se ci sono eccellenti esempi di virtuosità che rispettano la direttiva europea o ci si avvicinano».
Tra questi c'è Selargius che ha regolato fatture per circa 8 milioni alle imprese con una media di 24 giorni. «Le aziende falliscono per i crediti e non per i debiti», lamenta Pierpaolo Tilocca, presidente regionale dell'Ance, l'associazione dei costruttori edili della Confindustria «lo Stato, infatti, quando si tratta di riscuotere le imposte, non concede proroghe. Siamo l'unico settore che paga l'imposizione fiscale prima che le fatture vengano contabilizzate e quindi pagate».
L'assessore regionale alla Programmazione, Raffaele Paci, preferisce guardare al futuro con più ottimismo. «Sin dall'inizio del nostro mandato abbiamo lavorato per accelerare il più possibile i tempi dei pagamenti, intanto, il superamento del Patto di stabilità ci ha dato più possibilità di spendere e dunque di pagare con maggiore sollecitudine».
La media nazionale come spesso accade unisce un Paese che viaggia a due velocità: si passa dal Trentino-Alto Adige in grado di saldare metà dei propri debiti in poco più di due mesi, alla Calabria dove invece i bonifici partono dopo 148 giorni. «Siamo soddisfatti per le performance della Sardegna, superiori a quelle del meridione d'Italia e simili a regioni più virtuose», commenta ancora Paci «anche se certamente ci sono spazi di miglioramento, soprattutto all'interno della pubblica amministrazione, che deve essere sempre più efficiente nei confronti dei cittadini e delle imprese».
A pesare sull'economia, c'è anche la capacità di spesa, ossia la percentuale di fatture saldate ferma in Sardegna al 27% contro il 32 nazionale. «Del miliardo e 880 milioni da pagare alle imprese, gli Enti della Sardegna hanno trasferito solo 509 milioni», fa notare Tilocca. «Significa che al tessuto economico dell'Isola vengono sottratte risorse ingenti, fondamentali per la sopravvivenza».
Ma c'è di più. «Sono all'ordine del giorno le aziende che sono state liquidate dopo essere fallite», aggiunge la Folchetti «perché i ritardi costringono le imprese a rivolgersi in maniera sempre più massiccia al mercato del credito, sempre più asfittico e sempre meno accessibile agli artigiani e alle piccole e medie imprese».
Luca Mascia