Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'arrembaggio delle liste

Fonte: L'Unione Sarda
3 dicembre 2015

 

La campagna elettorale per le amministrative 2016 non è ancora aperta e già c'è fila davanti allo sportello dove si sta affacciando un numero incredibile di liste civiche. Che vorrebbe dire ufficialmente distanti dal sistema partitocratico, in qualche caso ideologicamente asessuati come quelli che spiegano di non essere di destra ma neppure di sinistra. La storia ha finora dimostrato che le liste civiche sono bagagli a mano che i grandi partiti si trascinano dietro e, in caso di vittoria elettorale, salderanno il debito con un assessorato. Casomai il discorso non fosse chiaro, basta dare un'occhiata alla maggioranza della Regione per capire di cosa stiamo parlando. Le liste civiche, che dovrebbero rappresentare un segno di libertà e soprattutto di autonomia, partono spesso con buoni propositi, armate di ottimismo della volontà ma poi finiscono nel tritacarne della Politica e, salvo scarse e lodevoli eccezioni, ne escono in livrea da maggiordomo: pronte a servire il padrone di turno. Sono anche il simbolo più evidente della frantumazione dei partiti, unica possibilità per sperare di vincere in una sfida dove contano i soliti noti e le clientele.