Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il legno all'Anfiteatro? Tornano i litigi

Fonte: L'Unione Sarda
24 marzo 2009

Ieri il sopralluogo, tra erbacce e buche da ricoprire. In assenza di strutture alternative i gestori preannunciano proteste

Proposta della commissione: dal 2010 stop agli spettacoli

Chi si occupa di mettere a punto il cartellone estivo (Sardegna concerti e Soul&Mare) è contrario all'abbandono dell'anfiteatro.
Un'ultima estate e poi si chiude agli spettacoli? L'interrogativo resta. Perché le attuali condizioni dell'Anfiteatro romano di Cagliari, che ha ospitato indimenticabili esibizioni e si prepara ad accoglierne di nuove entro pochi mesi, suggeriscono un intervento di recupero definitivo che non è più rinviabile. E ad annunciare che non è “economico” continuare a spendere soldi pubblici per rendere fruibile una struttura per soli tre mesi l'anno è anche l'assessore ai Lavori pubblici Raffaele Lorrai, che ieri mattina ha partecipato al sopralluogo della commissione Cultura: «Anche quest'anno serviranno complessivamente 200 mila euro per rendere fruibile l'area e il palcoscenico, i cui lavori non sono in capo al Comune - ha detto l'assessore - occorre prendere una decisione definitiva. Se si vuole restare qua occorre investire tanti soldi per rimettere tutto a posto, altrimenti se si decide di andar via, si smonti tutto e si cerchino altre soluzioni». Tanto che torna d'attualità l'ipotesi che presto la città possa dotarsi di un'arena per gli spettacoli che sia funzionale nel corso di tutto l'anno. Magari andando a pescare tra le strutture militari dismesse a Calamosca. Anche se chi si occupa di mettere a punto il cartellone estivo (Sardegna concerti e Soul&Mare) preannuncia già la sua netta contrarietà all'abbandono dell'Anfiteatro.
LA SITUAZIONE Il sopralluogo di ieri ha mostrato lo stato di abbandono nel quale versa la struttura: erba alta, buche e una struttura lignea, sia quella del palcoscenico che quella dei posti a sedere, da rimettere a posto. «La manutenzione inizierà già nel mese di aprile - dice il presidente della commissione Cultura Maurizio Porcelli, subito dopo aver terminato la riunione con il personale tecnico che ha partecipato al sopralluogo e con l'assessore Lorrai - l'area va messa in sicurezza e resa quantomeno accessibile. Il problema è che non si tratterà comunque di un intervento definitivo ma di una sorta di rattoppo».
IL PRECEDENTE La questione delle tribune “posticce” fatte collocare ai tempi della Giunta guidata da Mariano Delogu fa discutere da anni: la Soprintendenza chiede che vengano rimosse mentre le amministrazioni che si sono succedute (e con esse il Teatro Lirico, che ha in concessione l'Anfiteatro romano) le hanno ritenute indispensabili per la buona riuscita delle manifestazioni. E in effetti, negli anni, in quel magico scenario sono stati tanti gli spettacoli che hanno regalato agli spettatori delle emozioni indimenticabili.
LA SFIDA Sullo sfondo un altro argomento di contrapposizione tra il presidente della commissione Cultura Maurizio Porcelli e l'assessore Giorgio Pellegrini, che si è sempre detto favorevole all'utilizzo dell'Anfiteatro: «E invece la commissione è dell'idea che occorra uscire da questa situazione emergenziale e che la nostra città debba dotarsi di una struttura che possa essere utilizzabile tutto l'anno - dice il presidente - nei prossimi giorni chiederemo un incontro all'assessore regionale Baire, alla quale chiederemo di assegnare al Comune una delle strutture militari dismesse a Calamosca, nella quale realizzare un'arena per i grandi spettacoli. Prima del faro, ad esempio, c'è una sorta di anfiteatro naturale, che andrebbe benissimo».
I TURISTI Nel frattempo l'assenza di un'adeguata manutenzione rende difficile il lavoro di chi è deputato a valorizzare gli scavi archeologici e presentarli ai turisti. Francesco Randaccio, presidente dell'associazione culturale Specus (che dal novembre 2000 gestisce i servizi turistici all'interno dell'Anfiteatro), descrive una situazione che è sempre al limite dell'insostenibilità: «La manutenzione del verde e la pulizia sono indispensabili - racconta - altrimenti succede come domenica scorsa, quando un gruppo di francesi è rimasto sfavorevolmente impressionato dallo spettacolo offerto esternamente dall'anfiteatro, con tutto quel legno penzolante. Fortunatamente abbiamo rimediato mostrando loro gli scavi sotterranei, uno spettacolo praticamente unico per quel che riguarda gli anfiteatri del Mediterraneo».
L'ASSOCIAZIONE La Specus nei suoi organici ha anche archeologi che si occupano di guidare le visite dei turisti. Nel 2008 la società ha staccato circa tremila biglietti (prevalentemente ad alunni delle scolaresche in visita) a un prezzo di 4,30 euro. Nei camerini estivi dell'anfiteatro d'inverno si tengono i laboratori didattici e dal maggio di quest'anno al gennaio del prossimo una compagnia di crociere inglese ha già prenotato le visite guidate: «Speriamo che almeno l'erba, per quel periodo, sia stata sfalciata».
ANTHONY MURONI

24/03/2009