Rassegna Stampa

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Lirico, Claudio Orazi designato nuovo Sovrintendente

Fonte: web sardiniapost.it
24 novembre 2015

 

Claudio Orazi nuovo sovrintendente del Teatro Lirico di Cagliari. È la proposta presentata oggi dal Consiglio di indirizzo della Fondazione al ministro dei Beni e delle attività culturali, Dario Franceschini. La decisione – secondo quanto si legge in una nota della struttura di via Sant’Alenixedda – è stata presa all’unanimità. Ora per il sì definitivo manca la ratifica di Roma. Dovrebbe trattarsi di una formalità dal momento che il Ministero di solito – era già successo in passato – fa proprie le decisioni del Consiglio di indirizzo. Il nuovo sovrintendente sostituirà Angela Spocci, che era stata sfiduciata dallo stesso Cdi nell’agosto scorso.

Gli ultimi incarichi al vertice di una Fondazione li ha ricoperti a Trieste: Orazi è stato negli anni scorsi soprintendente e commissario al Teatro Verdi del capoluogo giuliano. Marchigiano, in passato ha ricoperto il ruolo di sovrintendente e direttore artistico allo Sferisterio di Macerata (dal 1992 al 2002), al Teatro delle Muse di Ancona e alla Fondazione Arena di Verona (dal 2002 al 2008). Nel suo curriculum anche il ruolo di consulente del Ministero agli Affari esteri per l’organizzazione tecnico-artistica e la realizzazione di festival europei di musica, teatro e danza.

Ora, dopo la decisione del Cdi, si attende la ratifica da parte del ministero. La stessa procedura utilizzata, al contrario, per l’addio ad Angela Spocci. Era stato proprio il Consiglio di indirizzo a votare la sfiducia alla soprintendente ad agosto. Poi da Roma era arrivata, sulla base della richiesta arrivata da Cagliari, la revoca dell’incarico che aveva poi aperto ufficialmente la corsa alla poltrona più importante della struttura di via Sant’Alenixedda con circa quaranta candidati. Alla fine la scelta è ricaduta su Orazi, con il soprintendente di Macerata ora il Teatro proverà a inaugurare una nuova stagione provando a scrollarsi di dosso, se possibile, anni di incertezze e difficoltà economiche. E una marea di polemiche.