Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il coordinatore di FI non esclude le primarie I dubbi di Cappellacci: «Presto per fare i nomi»

Fonte: L'Unione Sarda
21 novembre 2015

CENTRODESTRA.

Gli alleati Fratelli d'Italia spostano la sedia, minacciano di alzarsi, in mancanza di una serie di condizioni. Il tavolo del centrodestra rischia già di perdere pezzi? «Per niente, non è così, non mi sembra che il tavolo inizi a vacillare». Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, passa sopra gli avvertimenti, li sfiora. Tempi pramaturi, per ultimatum e minacce di fuga: «Dobbiamo trovare una sintesi sugli obiettivi e sui contenuti del programma». E sui nomi: «In questa fase non ci sono ancora, nessuno al tavolo li ha fatti». Anche se l'investitura ufficiale non c'è stata, quello di Giuseppe Farris non lo è? Il coordinatore ripete: «Non ci sono nomi». E non significa che Farris sia o non sia tra quelli, lascia intendere Cappellacci, che dribbla qualsiasi frase che non sia da arbitro di Forza Italia. Balzi in avanti banditi, rinviati a quando? «Vorremmo arrivare alla scelta in perfetta sintonia, vedremo». Se con le primarie o meno, è ancora da stabilire: «Berlusconi non si è espresso direttamente su Cagliari, resta la sua posizione contraria di principio al meccanismo, ma non le escludiamo a priori. Certo, ora c'è il polo civico che sta andando verso le primarie, ragioneremo con gli alleati per capire come questo possa essere compatibile con un'ipotesi di consultazioni di coalizione». E l'occhio buttato sul centrosinistra, quando sta condizionando l'agenda? «Noi facciamo il nostro percorso».

Insomma, «non ci sono nomi ma ci sono programmi». Non è d'accordo Fratelli d'Italia: è stato il coordinatore regionale Salvatore Deidda a parlare di «dubbi sulla coalizione da costruire e sui contenuti» e della necessità di «creare un tavolo di lavoro per analizzare insieme gli argomenti con cui contrapporsi a Massimo Zedda». Il coordinatore azzurro non ci sta: «Abbiamo al nostro interno - in casa - carte, documenti, idee e progetti per la città che è rimasta ferma in questi anni e si è limitata all'ordinaria amministrazione. Vogliamo rilanciarla, con investimenti nel settore del turismo - ad esempio - farla diventare protagonista in Sardegna, motore dello sviluppo anche per il resto della Regione».
Mariangela Lampis