Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Porta il crocifisso, donna aggredita e ferita alla Marina

Fonte: L'Unione Sarda
18 novembre 2015

CARABINIERI. Un magrebino, poi fuggito, ha tentato di soffocare la vittima in via Sicilia

 

«Sono ancora sotto choc. Sarà difficile dimenticare». Franca, 55 anni, vive nell'hinterland cagliaritano. Chiede di mantenere l'anonimato: «Ho troppa paura». Lunedì sera si trovava in via Sicilia, nel quartiere della Marina. «Un giovane», racconta ancora spaventata, «si è piazzato davanti a me, afferrando il crocifisso che avevo al collo. In un primo momento ho pensato a uno scippo. Poi questa persona, uno straniero, ha cercato di ficcarmi in gola il ciondolo a forma di croce, accompagnando l'aggressione con parole in arabo. Stavo per soffocare, mi sono difesa e lui è scappato a piedi». Per la 55enne quindici giorni di cure per le ferite riportate. I carabinieri della compagnia di Cagliari si sono messi alla ricerca del folle, senza fortuna.
LE INDAGINI Un semplice caso, oppure quanto avvenuto due giorni fa nel capoluogo potrebbe essere una lontana conseguenza, su un fanatico, degli attentati di Parigi? Gli investigatori propendono per l'azione dettata da motivi di estremismo religioso. Anche la vittima ne è convinta: «Il crocifisso», spiega, «non ha alcun valore economico. Se davvero mi avesse voluto derubare avrebbe puntato all'orologio o ad altri oggetti più interessanti che avevo addosso. E soprattutto non avrebbe cercato di soffocarmi». Quando è avvenuta l'aggressione non c'era nessuno: «È durato pochi secondi. Non ho potuto urlare perché avevo la croce in gola. Ho riportato delle ferite e il dolore mi ha fatto reagire».
LE RICERCHE Dopo la fuga del giovane, quasi certamente un magrebino dalla descrizione della vittima, la donna ha chiesto aiuto a un passante. Poi ha chiamato il 112. Sul posto è intervenuta una pattuglia dei carabinieri della compagnia di Cagliari. I militari, insieme alla 55enne, hanno cercato l'aggressore per quasi un'ora. Tutto inutile. Poi, dopo la visita dal medico di famiglia per le ferite al volto e alla bocca, la vittima ha presentato la denuncia ai carabinieri di via Nuoro.
M.V.