Le voci

Le cubature della sua proprietà gli consentirebbero di non avere gli incubi ricorrenti degli altri residenti sulle ruspe. «Dormo comunque male, mi creda». Antonio Protopapa, che a Medau Su Cramu ha una roulotte e una piccola depandance, pensa al volto che dovrebbe avere la zona. «Un contesto più decoroso, chiediamo questo. Non vogliamo fare nessuna speculazione edilizia ma ci piacerebbe avere la possibilità di fare, ad esempio, le recinzioni in un certo modo. Invece dobbiamo arrangiarci perché c'è la paura costante che buttino giù tutto».
Ma la zona è ultravincolata, a due passi dallo stagno di Molentargius e dalle Saline, la sua dimensione sarebbe agricola, non residenziale. Norme di attuazione del Puc del 2003, l'articolo 31 è preciso: vige il Ptp (Piano territoriale paesistico) Molentargius, che detta norme di salvaguardia, con l'obiettivo più generale della valorizzazione del territorio come parco regionale. Se lo si fa notare ad Antonio, lui risponde: «Non stiamo costruendo palazzi ma il minimo indispensabile per salvaguardare la nostra dignità umana. Qua da un giorno all'altro puoi non esserci più. E noi non sappiamo dove andare, mica abbiamo alternative». È un fiume in piena: «Non stiamo chiedendo chissà cosa, semplicemente una recinzione decorosa. Che varino il piano di risanamento, utile a noi e ai visitatori. L'essenziale per vivere qui, nulla di più». (m. lam.)