Rassegna Stampa

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La direzione del Pd: Cagliari città metropolitana. Ma il nord non sarà penalizzato

Fonte: web sardiniapost.it
9 novembre 2015

 

Una riunione di quattro ore della direzione regionale del Partito democratico e un punto fermo, condiviso dal governatore Francesco Pigliaru e dal segretario regionale Renato Soru: la riforma degli enti locali deve procedere senza stravolgimenti e di Città metropolitana ce ne sarà una sola: quella di Cagliari. Questo non va letto, ha chiarito Pigliaru, come un modo per privilegiare un territorio a scapito di altri. Anzi, questo genere di lettura è stato possibile, nell’analisi del governatore, perché alla città metropolitana è stato attribuito “un carico irragionevole”.

Impostazione condivisa da Soru anche davanti ai dubbi e alle resistenze di esponenti del Pd del nord dell’Isola che insistevano sul fatto che Sassari e il suo hinterland hanno i requisiti per ottenere lo status di città di metropolitana. La questione è oggettiva, legata alla densità della popolazione. A Sassari mancano i requisiti. Ma questa conclusione che Pigliaru ha definito, da sassarese, per lui “scomodissima” non va letta come la premessa di una penalizzazione del nord dell’Isola a favore del sud. Perché se è vero che lo status di città metropolitana porta importanti risorse e dà diritto a percorsi agevolati per i finanziamenti europei, è anche vero che si libereranno delle risorse che la Regione potrà destinare alle aree che resteranno fuori. D’altra parte la chiave della riforma sono le unioni dei comuni che, ha sottolineato Pigliaru, saranno il punto di snodo del governo del territorio.

Nell’incontro che si è tenuto ieri mattina a Oristano è stata anche affrontata la questione delle elezioni amministrative del prossimo anno. Soru ha proposto che le candidature per le primarie – per i comuni dove non esiste una intesa con gli alleati per un solo candidato (è il caso di Cagliari con Massimo Zedda) – vengano individuate entro il 15 dicembre per poi svolgere le primarie entro il 15 gennaio. Alla fine sul punto non c’è stata alcuna votazione ma, su proposta dell’ex segretario Silvio Lai, a Soru è stato affidato il mandato di concordare con gli alleati modalità e tempistica per la individuazione dei candidati.