Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Pd, accordo sulla legge: una città e compensazioni

Fonte: La Nuova Sardegna
5 novembre 2015


Arriva l’intesa nel vertice tra governatore, assessore Erriu e consiglieri Dem Sassari e Olbia Unioni metropolitane. La Giunta presenterà gli emendamenti
di Umberto Aime

CAGLIARI. L’Arca è salva. Da ventiquattr’ore la riforma degli Enti locali non viaggia più nella tempesta. L’equipaggio del Pd avrebbe trovato la rotta: è stato faticoso, ma c’è riuscito. Da oggi in poi raggiungerà compatto il Capo di Buona Speranza. Ora è chiaro per tutti: mai più parlare del Capo di Sopra ma neanche di Sotto: «Parleremo di una sola Sardegna». Dal lungo confronto con il presidente Francesco Pigliaru, arrivati in ordine sparso e diffidenti, i Democratici sono riemersi con un’unica e convinta speranza, che in diversi spacciano da subito per certezza. È questa: alla fine del mese la bozza della legge sarà di sicuro approvata a larga maggioranza e da tutti i trentasei consiglieri del centrosinistra al governo senza ammutinamenti palesi, tanto meno nel Pd, al momento del passaggio in aula. Dopo quasi quattro ore di riunione nella sala del crocefisso, al secondo piano del Consiglio regionale, il Pd si sarebbe messo alle spalle la tempesta delle ultime settimane.
Unità ritrovata. «È andata meglio del previsto – ha detto il capogruppo Pietro Cocco –. Non sono volati gli stracci, nemmeno i coltelli e neanche un urlo ha superato i muri mai spessi del Palazzo di via Roma». Al punto che, intorno alle 21, poco prima del rompete le riga, qualcuno ha azzardato: «C’è stato un bel ragionamento, pacato, laico. Uno dei migliori da quando è scoppiato il putiferio che sappiamo». La sintesi del bollettino potrebbe essere questa: è finita in pareggio ma per nulla noioso, con ancora qualcosa, «siamo ormai ai particolari», da sistemare a tavolino.
La soluzione. Comunque la legge resterà com’era e come a ottobre l'ha consegnata la Giunta alla commissione Autonomia del Consiglio. Cagliari sarà Città metropolitana, l'unica in Sardegna, Sassari e Olbia Unioni rinforzate fra i Comuni, Nuoro e Oristano non pagheranno il pericoloso dazio di essere emarginate. È un compromesso, non c'è dubbio, il Sassarese pretendeva di più, ma non c'era lo spazio e nemmeno il tempo per stravolgere il carteggio e rimescolare le carte. Al tavolo sono state ammesse solo le annunciate «abbondanti compensazioni»: indispensabili per calmare gli animi e necessarie, perché il centrosinistra – è questo il senso della rotta condivisa – vuole «far crescere anche gli altri territori». Non interesserebbe più a nessuno lo sviluppo a macchia di leopardo, oppure esclusivamente costiero, con al cento della Sardegna una voragine. Dal vertice col presidente della Regione Francesco Pigliaru e l'assessore Cristiano Erriu, il Pd doveva uscire con una linea unitaria e regionale da proporre agli alleati del centrosinistra. Da una settimana almeno al limite della sopportazione e sempre più decisi a dare una scossa al partito di maggioranza relativa avvitato nello scontro fra Nord e Sud. Prima di farsi tirare per la giacchetta da qualcuno, il gruppo del Pd ha ripreso in mano la barre del timone.
Le modifiche. Sarà la Giunta a fare il passo decisivo: ha giurato che, in aula, presenterà gli emendamenti destinati a garantire alle due Unioni metropolitane di Sassari e Olbia i finanziamenti privilegiati al centro della disputa. Sarà così nella programmazione dei Fondi europei e cambierà molto nella ripartizione del Fondo unico, i trasferimenti dalla Regione ai Comuni, con un’attenzione particolare alle Aree ad alta densità urbana. Prima della firma del patto che non sarà a tre, Cagliari, Sassari e Olbia, ma regionale – è questa l’altra parte del giuramento – restano da chiarire alcuni aspetti sulle competenze da assegnare ai diversi livelli istituzionali. Le Unioni rinforzate avranno le stesse funzioni di Cagliari, forse una o al massimo due in meno
per evitare che la riforma sia impugnata dal Governo perché in contrasto con quella nazionale. Siglata la pace interna nel Pd, oggi la commissione Autonomia riprenderà a lavorare sulla bozza e fra una decina di giorni la legge sarà consegnata ai capigruppo per decidere quando entrerà in aula.