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Potrebbe essere questa la settimana decisiva per trovare la sintesi sullo spigoloso tema delle città e delle aree metropolitane all'interno della riforma degli Enti locali, in discussione nella commissione Autonomia del Consiglio regionale. Mentre per Cagliari e il suo hinterland l'istituzione della città metropolitana è uno sblocco naturale, per il Nord Sardegna, dopo la levata di scudi dei sindaci e dei consiglieri regionali, si discute ancora sul grado di autonomia che sarebbe possibile dare al territorio.
Secondo quanto appreso, la Giunta sta elaborando una propria proposta operativa che potrebbe essere presentata già domani nel confronto tra il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, l'assessore degli Enti Locali, Cristiano Erriu, e il gruppo consiliare del Pd. Si potrebbe trattare di una sorta di compensazione economico-gestionale inserita in legge, ma occorre definire i confini normativi per non incorrere in un'impugnazione da parte del Governo. In questo caso si tratterebbe di un ulteriore passo in avanti dopo il faccia a faccia della settimana scorsa tra Pigliaru e Ganau che, in quanto consigliere Pd, dovrebbe partecipare anche alla riunione del gruppo, fissata per domani le 17. Fra diversi consiglieri della maggioranza circola l'ipotesi di definire meglio la ripartizione di risorse del Fondo unico per gli enti locali, che è di primaria competenza regionale, ma evitando di lasciare fuori alcune aree periferiche.
Nel frattempo, però, i sindaci del Nord Sardegna, sia quelli del Sassarese che i Galluresi, si incontreranno questa sera ad Oschiri, sempre alle 17, per definire una strategia unitaria, visto che già nell'audizione in commissione Autonomia erano emersi dei distinguo tra i due territori. Intanto anche la direzione regionale del Partito Democratico discuterà al proprio interno della riforma nella Direzione regionale convocata ad Oristano per sabato 7 novembre.