Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Immobili, dal flop ai ribassi

Fonte: L'Unione Sarda
28 ottobre 2015

 


Dopo le gare deserte i nuovi bandi con prezzi giù del 25% - In vendita il bar allo Yacht Club Costa Smeralda e il villaggio Touring alla Maddalena

 

Dall'ex carcere minorile di Giorgino alla Bottega Isola in piazzetta a Porto Cervo, dall'alloggio del comandante dell'Aeronautica a Monte Urpinu a Cagliari alle palazzine Telecom a Tuvixeddu. Nessuno li vuole gli immobili messi in vendita dalla Regione l'estate scorsa. Almeno per ora, al primo prezzo fissato dall'Agenzia delle entrate, decisamente alto. I bandi pubblici, chiusi nei giorni scorsi, hanno registrato il deserto, tranne che per un'offerta per un appartamentino in via Vittorio Veneto. Ma si sapeva, succede (quasi) sempre così.
Ora, entro la fine dell'anno, le gare saranno riproposte con un ribasso del 25% - spiega il direttore generale degli enti locali, Antonella Giglio - e si sa già che c'è qualcuno interessato all'acquisto di un paio di pezzi pregiati. Non solo: sul mercato arrivano anche, per la prima volta, altri beni di valore. Come i parcheggi e il bar dello Yacht Club Costa Smeralda, il vecchio Enalc hotel di piazza Giovanni che attualmente ospita gli uffici dell'assessorato al lavoro, il villaggio Touring sul mare alla Maddalena. Più diversi terreni agricoli nell'Oristanese, locali commerciali ad Alghero, l'ex incubatoio trote a Gavoi e un capannone a Tossilo, proprietà della partecipata regionale in liquidazione Intex, tra i resti dell'apocalisse industriale del centro Sardegna.
Obiettivo: fare cassa. Questa Giunta, come le precedenti e come lo Stato (e pure gli enti locali) ci prova. Titolare di decine di migliaia di immobili di ogni genere (valore complessivo oltre 800 milioni di euro) che produce un reddito vicino allo zero e costa invece 4,3 milioni l'anno per manutenzioni, imposte, oneri, l'amministrazione Pigliaru, su impulso dell'assessore degli enti locali, finanze e urbanistica, Cristiano Erriu, ha dato il via a maggio al progetto pluriennale battezzato “In Paris”. Per «una regia unica nella gestione di tutto il patrimonio immobiliare, compresi i beni ferroviari (ex Fds e Fms) e quelli provenienti dalle agenzie Agris e Laore, per ricavarne benefici in termini economici, culturali e sociali, per farli diventare un canale alternativo da utilizzare per il finanziamento delle politiche regionali, che si affianchi a quelli consueti del bilancio o dei finanziamenti comunitari».
Primo pacchetto in vendita, con gare separate, per un ammontare di 50 milioni di euro. L'altro ieri l'assessore Erriu, parlando a un convegno sulle architetture storiche militari nella facoltà di Architettura di Cagliari, ha ricordato che, negli ultimi anni, la Regione ha acquisito «9000 unità catastali, con una distribuzione abbastanza omogenea in tutta l'Isola. Abitazioni, terreni, magazzini, carceri, depositi, caserme, chiese. Che non sono mai stati oggetto di un piano strategico di riutilizzo». E ha sottolineato che «questa Giunta ha un'idea di sviluppo che coinvolge enti locali e privati, nonostante i bandi avviati di recente dalla Regione per l'alienazione di una serie di beni siano andati deserti».
Apriti cielo. Alessandra Zedda, a nome del suo partito, Forza Italia, è partita all'attacco: «Rileviamo che l'obiettivo, fissato anche in legge Finanziaria, di incassare almeno 50 milioni di euro non è stato raggiunto. Bisognerebbe dirlo con chiarezza e trasparenza, proponendo contestualmente gli opportuni rimedi. Fin da quando la posta venne iscritta in bilancio, Forza Italia obiettò che le cifre erano solo ipotetiche e difficilmente concretizzabili. Non è un elemento sul quale la Giunta regionale, che sul punto si è sbilanciata in frettolosi proclami, può sorvolare come se nulla fosse accaduto». Purtroppo neppure il precedente esecutivo di centrodestra, in cui Zedda era assessore al bilancio, riuscì a disfarsi di appartamenti, edifici o altro. Sono fallimenti annunciati, anche lo Stato vende poco o niente, secondo la Corte dei conti negli ultimi 10 anni le dismissioni di immobili degli enti nelle aste pubbliche sono scese dal 60 al 17%.
Adesso andrà in scena il secondo tentativo per molti beni, mentre fanno il loro debutto “gioielli” come il villaggio Touring Club della Maddalena, quasi 10 mila metri quadri di terreno e 900 metri quadri di fabbricati, valutato 1 milione 574 mila euro, e posti auto e locali commerciali nella Marina di Porto Cervo, dentro lo Yacht Club Costa Smeralda, in vendita a 5 milioni 216 mila euro.
Cristina Cossu