Bocciato (in parte) con possibilità di appello. Il piano particolareggiato del centro storico della Municipalità non piace agli esercenti pirresi. Almeno limitatamente ai suoi risvolti commerciali. Dopo il primo via libera del Consiglio comunale, adesso l'iter di approvazione del documento prevede 60 giorni di tempo per le osservazioni di cittadini e associazioni, una fase di mediazione in cui i negozianti sperano di poter far valere le loro ragioni. «Se rimanesse così», sottolinea Andrea Scioni, presidente del comitato dei commercianti pirresi, «il piano si rivelerebbe una pistola puntata alla tempia contro cui potremmo solo fare la guerra: la riduzione dei parcheggi prevista sarebbe una mazzata per le nostre attività». L'idea di un riordino del cuore dell'abitato pirrese non trova contrario Scioni. Anzi. «Era ora che si mettessero delle regole. Il punto è che si deve riuscire a trovare il modo di conciliare il rispetto per l'ambiente con gli interessi vitali di chi lavora».
Giacomo Perra