Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Piano particolareggiato del centro storico: via libera del Consiglio

Fonte: L'Unione Sarda
8 ottobre 2015

Da oggi 60 giorni per le osservazioni

 

Ventidue favorevoli, sedici astenuti, uno contrario. Ieri sera, dopo un lungo dibattito, il Consiglio comunale ha approvato il Piano particolareggiato del centro storico della città e della Municipalità di Pirri. Non è stato semplice arrivare al voto, l'allarme alluvione, emendamenti e dichiarazioni di voto hanno rallentato l'approvazione. Ora inizia una corsa contro il tempo: l'iter burocratico, comunque, non è ancora concluso. Da oggi scattano i 60 giorni a disposizione dei cittadini per la presentazione di eventuali osservazioni utili alla modifica dei progetti. Poi il Piano tornerà nell'Aula di via Roma per il nulla osta definitivo. Un percorso che deve essere portato a compimento obbligatoriamente entro marzo dell'anno prossimo, prima della programmazione dei comizi elettorali che di fatto bloccheranno l'attività del Consiglio.
I lavori a Palazzo Bacaredda sono iniziati con la discussione di sei emendamenti proposti dal consigliere di Sel Giorgio Cugusi relativi ad altezze degli ombrelloni, sistemazione dei tavolini, fioriere degli esercizi commerciali e lucernari. Emendamenti che, nonostante l'appoggio dell'opposizione, sono stati bocciati. «Ci sarà tempo e modo, durante le osservazioni, di affrontare nel dettaglio la vicenda», ha precisato il presidente della commissione Urbanistica Andrea Scano. Il presidente Ninni Depau ha poi aperto la fase delle dichiarazioni di voto. Giuseppe Farris (Pdl) dichiarando la sua astensione ha affermato: «È un Piano preciso nel censimento che però non si avventura a risolvere i problemi che rimangono sul tappeto». Si astiene dal voto anche Enrico Lobina (Gruppo Misto): «È un passo in avanti rispetto al passato ma rimangono alcune scelte di fondo che non condivido».
Piena approvazione al programma da parte di Davide Carta (Pd). «Ora dovranno partire le osservazioni per integrare e correggere il Piano. Un Piano che si apre alla città e al recupero dei vuoti». Caustico l'intervento di Anselmo Piras (Ncd). «Non c'è niente da festeggiare, ma solo da vergognarsi. Il Piano andava condiviso e non imposto dall'alto. Il mio giudizio è negativo ma responsabilmente preferiamo l'astensione».
Francesca Ghirra (Sel) sostiene che «il livello di dettaglio raggiunto dal Piano è elevato. Ci sarà tempo per apportare i correttivi». Matteo Lecis Cocco Ortu (Pd) mette l'accento sui vuoti urbani che sarebbe meglio chiamare «spazi liberi». Per Claudio Cugusi, primo firmatario di un ordine del giorno sulla ridestinazione a fini pubblici dei vuoti urbani di proprietà privata o di altri enti pubblici, «non siamo ancora consapevoli degli effetti del Piano e delle prospettive che darà a Castello». Paolo Casu (Misto) è l'unico ad aver votato no. «Oggi il Consiglio comunale non si è comportato come organo sovrano. Questo Piano per il centro storico non piace ai cittadini». Antonello Floris (Patto per Cagliari), annuncia l'astensione e aspetta il parere della Regione: «Questo Piano ci piace ma bisognava studiare con più attenzione le tavole».
Andrea Artizzu