Rassegna Stampa

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Massidda: "Le primarie? Un bluff dei partiti, e Zedda le perderà"

Fonte: web Castedduonline.it
7 ottobre 2015

 


 

Autore: Jacopo Norfo il 06/10/2015 11:24

 


Campagna elettorale soporifera? Mentre Forza Italia non batte un colpo, ci pensa Piergiorgio Massidda ad accenderla. Con una vera e propria bomba: secondo Massidda infatti Zedda verrà sconfitto alle prossime primarie del centrosinistra per poi essere candidato dal Pd alle prossime elezioni nazionali.

 

Con un post sul suo blog nel quale si smarca ufficialmente dai partiti, bocciando l'ipotesi delle primarie tanto care invece a Giuseppe Farris, il capogruppo che su questo tema dopo averle annunciate in due diverse conferenze stampa è stato seccamente smentito dal leader nazionale Berlusconi. Massidda propone invece di rendere i cittadini protagonisti, ma in altri modi: "A destra e a sinistra, in tanti sostengono che sarebbe più giusto e democratico se il candidato sindaco uscisse dalle primarie- osserva Massidda- pensano, evidentemente, che questo sistema di designazione sia il più democratico e trasparente. Voglio dire con chiarezza quello che penso: le primarie, così come vengono fatte in Italia, sono il più grande bluff politico degli ultimi anni. Sono un bluff perché possono essere controllate dai partiti che le organizzano, e possono essere manipolate dai loro oppositori. Non solo; spesso non sono esercizio di democrazia, ma sono invece occasione di scontri, faide interne, spaccature all’interno di uno stesso schieramento.

Questo ci insegna la storia recente, a destra come a sinistra. Ed è per questi motivi che, se mai dovessi candidarmi, mi rifiuterò di partecipare a questo falso rito. Non bisogna essere degli indovini, peraltro, per sapere quello che succederà a Cagliari nei prossimi mesi. Il centrodestra non farà le primarie. Non le farà perché non le ha mai amate e perché lo stesso Berlusconi, che ancora oggi rappresenta il partito di centrodestra con il maggior numero di voti, non più tardi di qualche settimana fa ha ribadito la contrarietà di Forza Italia a questo sistema. E dunque, se fra i partiti del centrodestra qualcuno ancora si agita e si agiterà per chiedere le primarie, lo farà unicamente per acquisire quel poco di notorietà e di consenso che potrebbe arrivargli partecipando alla competizione, anche senza possibilità di vittoria.

A sinistra, invece, le primarie si faranno e serviranno unicamente per far “arrivare dal basso” il candidato già scelto in alto. Che non sarà il sindaco Zedda; a lui è stato chiesto, dopo 3 anni di totale immobilismo, di chiudere la legislatura con qualche colpo ad effetto: qualche rotonda, un po’ di pavimentazioni per gettare fumo negli occhi delle elettori. In cambio, otterrà un bel posto da deputato a Roma, nelle file del PD. Si presenterà alle primarie per salvare la faccia; verrà sconfitto in modo onorevole e potrà farsi da parte per consentire la vittoria del candidato di Soru. Il nome del futuro candidato soriano lo conoscono in molti; c’è chi dice addirittura che sarà lo stesso Soru. Ma, a ben vedere, a noi non interessa molto chiederci chi farà le primarie a destra o a sinistra; a noi interessa sottolineare ancora come tutto questo agitarsi per le primarie allontani ancora di più i partiti dai problemi veri della città.

I prossimi mesi dovrebbero essere dedicati allo sviluppo e al confronto sui programmi; e saranno invece sprecati a ragionare di partiti e di primarie.

Che interesse avranno i cittadini a seguire questo teatrino? Che vantaggio avrà Cagliari da tutto questo? Nessuno, io credo. Cagliari ha idee e potenzialità che i partiti non sono più in grado di esprimere e rappresentare: idee e potenzialità che le primarie non faranno venire fuori. Non servono le primarie per far rinascere la nostra città. Servono idee nuove e più forti; servono libertà di pensiero e capacità di andare oltre gli schieramenti. L’ho già scritto e lo ripeto. In questo momento non serve essere di destra o di sinistra: serve essere di Cagliari. Non serve occuparsi delle primarie; serve occuparsi dei quartieri, dei cittadini, del lavoro che non c’è e delle idee che servono per far ripartire la nostra città.

Lasciamo che i partiti si occupino delle primarie, e occupiamoci della nostra città. Creiamo luoghi di confronto e spazi di condivisione delle idee. Come questo mio blog, in cui anche il vostro contributo sarà benvenuto, insieme a quello di tutti i cagliaritani che amano Cagliari.