Rassegna Stampa

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Abbandono scolastico, Sardegna prima in Italia. 1 ragazzo su 4 a spasso

Fonte: web SardegnaOggi.it
7 ottobre 2015

 

Abbandono scolastico, Sardegna prima in Italia. 1 ragazzo su 4 a spasso
Un ragazzo su quattro scappa dai banchi e libri prima del tempo previsto, la media italiana è del 17 per cento. Diciannove milioni di euro, arriva "Tutti a Iscolà", progetto regionale per provare a inveritre la rotta.



CAGLIARI - Per migliorare le competenze degli studenti e contrastare la dispersione scolastica, la Regione mette in campo il progetto "Tutti a Iscol@", con diverse linee di intervento che prevedono: scuole aperte, inclusione e sostegno psicologico, e miglioramento dell'apprendimento di base.  Su proposta dell'assessore della Pubblica Istruzione, Claudia Firino, l'Esecutivo ha oggi dato il via libera al progetto, che prevede un investimento di 19 milioni di euro.

DISPERSIONE SCOLASTICA - "La Sardegna è tra le regioni italiane con il più alto livello di abbandono scolastico – ha detto l'assessore della Pubblica Istruzione – con una percentuale del 24,7 per cento contro una media nazionale del 17 per cento. Anche per ciò che concerne le percentuali di difficoltà di apprendimento c'è stato un aumento negativo negli ultimi anni, che fa registrare un 27 per cento nella lettura e un 33 per cento in matematica. Il progetto, discusso e condiviso con i territori in questi mesi, è rivolto agli istituti che fanno registrare le maggiori percentuali di abbandono, e con studenti che si trovano in particolari situazioni di difficoltà e svantaggio".

I PROGEGGI INTEGRATIVI -  Per rafforzare i processi di apprendimento degli studenti sono previsti progetti integrativi, oltre l'attività didattica ordinaria, che serviranno a favorire la piena inclusione dei ragazzi nell'ambiente scolastico. "Per realizzare questo tipo di attività extracurriculari sarà indispensabile che gli istituti abbiano una dotazione di personale aggiuntivo - ha detto l'assessore -  sia docente che Ata". Questo programma si prefigge di colmare il deficit di competenze che, spesso, danno luogo anche a fenomeni di abbandono, ed è rivolto soprattutto alle scuole secondarie di primo grado e al biennio delle scuole superiori di secondo grado. "Abbiamo previsto azioni strutturate - ha spiegato la titolare della Pubblica Istruzione - per il recupero delle competenze di italiano e matematica. L'immissione di nuovi docenti nelle scuole servirà a dare supporto ai professori ordinari nell'uso delle nuove tecnologie finalizzate alla didattica, e a studiare nuove strategie di insegnamento e apprendimento. Con un investimento di 9 milioni saranno potenziate le nuove tecnologie e i nuovi linguaggi con i quali gli studenti, lavoratori di domani, dovranno confrontarsi".