Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La carica dei futuri teologi

Fonte: L'Unione Sarda
6 ottobre 2015

FACOLTÀ PONTIFICIA. Inaugurato l'anno accademico. Miglio: «Il Vaticano II non si tocca»

 

 

Centottanta iscritti, 100 e lode a una tesi su donne e Corano

 

Prima una messa nella chiesa di Cristo Re, con l'arcivescovo Arrigo Miglio a concelebrare insieme agli altri vescovi sardi, poi una cerimonia al tempo stesso solenne e informale in aula magna: è stato inaugurato ieri sera l'anno accademico 2015-2016 della Pontificia Facoltà teologica della Sardegna.
Snella la prolusione del preside, padre Maurizio Teani: dopo un'introduzione che ha ripercorso alcuni temi cari a papa Francesco (misericordia, accoglienza, necessità di una Chiesa aperta a tutti, senza esclusi), il ricordo delle ricorrenze che cadono nel 2015 (500 anni dalle nascite dei santi Filippo Neri e Teresa d'Avila, 200 da quella di san Giovanni Bosco, 70 dalla morte del teologo Dietrich Bonhoeffer), quindi la relazione sull'anno accademico scorso.
Denso l'elenco delle attività culturali (numerosi e variegati i seminari, uno dei quali dedicato all'argomento gender) ed editoriali (con le pubblicazione di uno studio del docente Andrea Oppo su “La meraviglia e il fallimento”, del volume “In preghiera con Santa Teresa di Gesù” di padre Dionigi Spanu”, degli “Scritti sull'etica” di Romano Guardini e del 24° volume della rivista Theologica & Historica).
Quindi, le novità sul corpo docente (promozione per Massimiliano Spano, conclusione dell'insegnamento per Ettore Cannavera con la prospettiva di «trovare un modo per proseguire la collaborazione»). Infine, i numeri degli studenti: 180 iscritti, di cui 29 presbiteri e diaconi, 51 seminaristi, 22 religiosi e 78 laici. Dieci quelli che hanno conseguito il baccellierato, due le licenze (una con specializzazione in Teologia Fondamentale, per Diego La Spina, presbitero della Diocesi di Brescia, una in Teologia sistematica per Felix Mahoungou, studente dell'arcidiocesi di Sassari, con tesi su “La condizione femminile secondo il Corano: parità o uguaglianza?”), un dottorato in Teologia morale e spirituale al laico Mario Pintori (tesi su “Chiesa e banditismo nelle Barbagie tra XVIII e XIX secolo”), unico fra i graduati presente alla cerimonia: ha ritirato la pergamena tra gli applausi.
Alla cerimonia hanno preso parte, sia in chiesa che in Facoltà, autorità civili e religiose: oltre al prefetto Giuliana Perrotta e all'assessore comunale Barbara Argiolas con la fascia tricolore, erano presenti i vertici di Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza. L'arcivescovo Miglio, dall'altare, li ha ringraziati tutti. Ringraziamento anche al rettore Maria Del Zompo per il rapporto di collaborazione fra Facoltà teologica e Ateneo.
Nella sua omelia, l'arcivescovo si è soffermato sulla centralità del Concilio Vaticano II: «Certe battute di dubbio gusto - ha detto fra l'altro monsignor Miglio - nascono dall'ignoranza del magistero conciliare, il che è grave». Un riferimento alle posizioni degli ultra-tradizionalisti che, anche a Cagliari, sognano un ritorno alla Chiesa pre-conciliare: tesi che, nei mesi scorsi, hanno contribuito non poco ad alimentare le tensioni all'interno della Diocesi.
Marco Noce