Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sono troppe le barriere per i non vedenti: «La città si adegui»

Fonte: L'Unione Sarda
5 ottobre 2015

IL CONVEGNO. Nove km di percorsi

 

 

Segnali sbagliati, gradini anziché scivoli, pavimenti non adatti a una camminata sicura. Cagliari non è ancora una città a misura di cittadino diversamente abile e, nello specifico, ipovedente. Ma la volontà e le iniziative in atto fanno sperare in una svolta.
È quanto emerso dal convegno “Autonomia e inclusione delle persone con disabilità visiva: barriere, ICT, sport”, organizzato ieri alla Mediateca del Mediterraneo dall'associazione Disabili visivi onlus con il patrocinio della Regione e del Comune.
«Le istituzioni e le aziende», ha spiegato Veronica Mattana, referente regionale dell'Adv, «stanno iniziando a percepire la necessità di rispondere in misura concreta e soprattutto preparata alle esigenze dei cittadini con disabilità visiva, in questo senso la formazione degli operatori è fondamentale, per abbattere realmente le barriere reali e culturali».
Intanto, l'amministrazione comunale ha quantificato in nove chilometri i percorsi accessibili sparsi in città. «Ma più in generale, stiamo lavorando in modo importante sullo sviluppo dei servizi educativi nelle scuole», ha dichiarato Luigi Minerba, assessore comunale alle Politiche sociali, «abbiamo innalzato le risorse, per garantire la copertura a 463 bambini, contro i 300 del passato biennio».
Ma la città, è disseminata di disagi. «Alcuni segnali sono totalmente errati», ha fatto notare Giulio Nardone, presidente nazionale Adv, «un esempio su tutti, visto in centro: al posto dell'indicazione di attraversamento c'era quella di pericolo, il che naturalmente ingannava l'utente».
Piccoli grandi problemi che una progettazione consapevole e percorsi intelligenti - come il sistema tattile Lve - eviterebbero. A parte, serve tanta grinta, come quella del campione di sci nautico Jeff Onorato, intervenuto nel pomeriggio.
Clara Mulas