Rassegna Stampa

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Poetto, Ospedale Marino usato come base per tuffi nelle dune di sabbia

Fonte: web Castedduonline.it
30 settembre 2015

 


I bagnini sono dovuti intervenire chiamando l'ambulanza. Ecco il bilancio finale degli interventi estivi dei bravissimi bagnini cagliaritani

Autore: Redazione Casteddu Online il 29/09/2015 12:59


 


Stagione conclusa per il salvamento a mare, tempo di bilanci e di valutazioni. Dal 16 giugno al 15 settembre quattro postazioni su torretta di osservazione hanno sorvegliato i bagnanti tra Poetto e Calamosca. Ogni giorno, senza interruzione nel corso dei tre mesi di servizio, gli otto operatori con brevetto hanno coperto turni da 10 ore, affiancati da quattro operatori di riserva e da quattro unità cinofile, dotate di cani Terranova. Il Comune di Cagliari ha messo a disposizione quattro mezzi nautici, nella disponibilità della Protezione Civile, e un locale di coordinamento nel Centro Servizi di Marina Piccola. 

Le relazioni conclusive del servizio, affidato alla Associazione Salvamento Cagliari Onlus, con una spesa di poco più di 45.000 euro, fotografano un'attività di monitoraggio che per tre volte ha dovuto trasformarsi in operazione di soccorso: in due casi sono stati i bambini a trovarsi in pericolo, nel terzo si è trattato di una turista spagnola che aveva sottovalutato la forza delle onde in una giornata di vento e risacca. Da segnalare anche alcuni interventi anomali dei “bagnini”: nella spiaggia davanti al vecchio Ospedale Marino hanno dovuto soccorrere i giovani che usavano l'edificio in disarmo come base per tuffi sulle dune di sabbia. Le ferite più lievi sono state curate sul posto, in qualche occasione è stato richiesto l'arrivo dell'ambulanza.