Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La Provincia assume

Fonte: L'Unione Sarda
25 settembre 2015


Tre mesi in ufficio dietro le scrivanie: inizieranno il primo ottobre

È agonizzante ma fa un contratto a 82 lavoratori 


La Provincia è agonizzante, intanto chiama 82 lavoratori interinali che costeranno circa 650 mila euro per tre mesi, dal primo ottobre alla fine dell'anno. Nell'ente che a breve dovrebbe essere cancellato, o trasformato, pare non bastino i quasi 400 dipendenti già in organico. Per rimpolpare gli uffici è stato stabilito che è necessario rinnovare la convenzione con la società Adecco, che dal 2012 fornisce gli interinali. Da una parte ci sono una riforma stabilita per referendum attesa da anni e il blocco delle assunzioni, dall'altra i soldi stanziati dalla Regione (quasi 1,9 milioni di euro) erogati il 9 settembre per continuare a foraggiare il ricorso al lavoro flessibile. Anche se, lo sanno tutti, molti dei prossimi chiamati sono gli stessi che da molto tempo, sempre da esterni, collaborano con la Provincia. Lavorano per il pubblico, ma sono assunti da un'altra società.
LA SITUAZIONE Il fabbisogno di personale è stato dichiarato dai dirigenti dei vari settori: in via Cadello c'è chi storce il naso, convinto che si tratti di una costosa infornata inutile per l'ente, e chi sostiene sia un rafforzamento necessario per servizi sguarniti che altrimenti non potrebbero funzionare. Come il direttore generale Paolo Maggio: «Altro che ente da eliminare», spiega, «le Province vanno verso la cancellazione ma intanto, in questo periodo di transizione, le loro funzioni non sono state ridotte. Anzi, sono aumentate. E i fondi sono stati tagliati. Non si può fare a meno degli interinali».
ENTI DA CHIUDERE Questa storia paradossale inizia a prendere forma nel 2012. I sardi, con un referendum primaverile e con percentuali vicine all'unanimità, dicono sì all'abolizione delle Province. La politica si adegua e emana una legge per rispettare la volontà popolare. Ma sembra che nessuno avesse pensato alle conseguenze di questa decisione, tanto che non è stata ancora attuata: sparite solo le assemblee degli eletti, gli enti sono ancora in piedi anche se commissariati. Così ecco un altro paradosso: il consiglio regionale che ha votato la legge per eliminarle è lo stesso che, quest'estate, ha erogato i fondi per far assumere gli interinali. Che a Cagliari non sono figure sconosciute.
LA CONVENZIONE Firmata con l'agenzia Adecco, è in piedi proprio dal settembre del 2012, anno della presunta abolizione. Durata prevista: tre anni. Da allora i precari prestano il loro servizio a colpi di rinnovi. Il contratto con la società di fornitura di lavoratori era in scadenza, così il 14 di questo mese arriva la proroga fino alla fine dell'anno. In organico ci sono 390 dipendenti stabili che costano circa 17 milioni l'anno, ma sembra che il lavoro sia troppo o che manchino figure specializzate. Così al servizio Ecologia potrebbero arrivare 11 persone, 9 alla Viabilità, 28 alle Risorse umane. E via chiamando, fino a 82 esterni, per una spesa prevista di 649 mila euro fino a dicembre, oltre 215 mila al mese. I contratti dovevano partire da metà settembre, ma tutto è slittato di due settimane.
Chi saranno i prescelti si sa già: «Preferiamo avere delle persone che non devono essere formate», spiega ancora Maggio, «e che una volta in servizio sappiano dove mettere le mani. Altrimenti rischiamo di arrivare a dicembre, perché si orientino, e il contratto è finito». Quindi «sì, potrebbero essere coloro che hanno già lavorato per la Provincia». «Non possiamo fare diversamente», dice ancora il direttore generale, che aggiunge un ulteriore elemento: «Molte delle chiamate non avvengono per seguire l'ordinaria amministrazione ma per portare a conclusione progetti avviati».
Enrico Fresu