Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cabiddu racconta “Il figlio di Bakunin” Via ai cinque giorni dedicati ad Atzeni

Fonte: L'Unione Sarda
21 settembre 2015

L'evento

 

 

E ra il 6 settembre 1995 quando Sergio Atzeni, scrittore, giornalista e poeta tra i più amati, moriva tragicamente nel mare di Carloforte. A vent'anni dalla sua scomparsa la città lo ricorda con “Quando buttavano a mare i tram”, cinque giorni di incontri, spettacoli, reading e performance che troveranno un palcoscenico ideale in sei luoghi inconsueti della città di Cagliari.
Il progetto, ideato e realizzato dall'associazione culturale Luna Scarlatta e inserito all'interno dei Progetti in Rete per Cagliari Capitale Italiana della Cultura 2015, prenderà il via domani e si concluderà domenica.
Il via, allora, alle 19.30, l'incontro “Posso suonare la memoria come un pianoforte?”, storia di un romanzo, un film e un'amicizia. Durante la serata sarà proiettato il film “Il figlio di Bakunin” introdotto e commentato dal regista Gianfranco Cabiddu: la pellicola è la prima tratta da un testo di Atzeni, pubblicato nel 1991 da Sellerio (del 2012 è invece “Bellas Mariposas” di Salvatore Mereu, ispirato all'omonimo racconto pubblicato postumo) e racconta la vita dell'anarchico Tullio Saba attraverso le vicende della Sardegna tra gli anni Trenta e Cinquanta. L'appuntamento è al Teatro Civico di Castello, conduce Antonia Iaccarino. La serata sarà preceduta da una “Passillara in Castedhu de susu”, itinerario accompagnato da letture di scrittori e poeti sardi tra cui Paolo De Magistris, Teresa Mundula Crespellani, Aquilino Cannas, Emilio Lussu e lo stesso Atzeni, a cura della guida Fresia Murenu, partenza alle 17.15 da Porta Cristina.
L'ingresso è libero e gratuito.