Dopo l'illustrazione avvenuta in Aula prima della pausa di Ferragosto, il Piano particolareggiato del Centro storico approderà presto in Consiglio Comunale per l'adozione. Nel frattempo la Commissione Urbanistica sta esaminando vari aspetti del documento. «Esistono», sottolinea il presidente della Commissione Andrea Scano, «diversi luoghi della città che hanno potenzialità straordinarie ma che di fatto sono abbandonati o sottoutilizzati». Come il complesso tra la Manifattura tabacchi e via Lanusei. Oppure l'area di via Palabanda, a due passi dal sito archeologico della Villa di Tigellio. «Per queste aree il nuovo Piano propone un'interessante novità: gli “ambiti di ricomposizione e riordino” che si ripropongono di riqualificare non un singolo edificio, non una singola struttura ma l'insieme di quel determinato ambito». Ambiti del centro storico che ricomprendono più lotti “nei quali sono necessari interventi di riqualificazione funzionale, architettonica e paesaggistica”. Scano: «Per queste aree il Piano prevede specifici progetti in grado di ricomporre il tessuto urbano e percorsi urbani in funzione delle emergenze archeologiche e architettoniche presenti». Per il presidente della Commissione «questo sarà un vero Piano del Centro storico, ricco di informazioni e corredato di tutto ciò che serve al cittadino. Se un privato si trova a dover intervenire sul proprio immobile, per prima cosa deve individuarlo all'interno degli “Atlanti della conoscenza”, che rappresentano la base di partenza per affrontare qualsiasi progetto all'interno del centro storico».