EMERGENZA CASA. In affanno i titolari di residenze a canone concordato
Rata mensile: 84 famiglie non riescono a pagarla
Due facce dello stesso problema: l'emergenza casa a Cagliari. Da una parte più di quaranta famiglie sotto sfratto e altrettante a rischio perché non riescono a pagare l'affitto, tutte ospiti di alloggi pubblici a canone concordato. Dall'altra gli abusivi che occupano gli immobili comunali di via Flumentepido e dell'ex scuola Mereu in viale Regina Elena: senza un tetto hanno sfondato, con i bambini, per averne uno. Niente acqua corrente, in un caso, ma ha vinto lo stato di necessità. Ora è il Comune ad avere una necessità: deve recuperare quegli spazi, gli abusivi bloccano due appalti aggiudicati da mesi, per circa sei milioni di euro, che prevedono il recupero degli stabili. Paradosso: alla fine dei lavori, paralizzati dalla presenza degli occupanti, in via Flumentepido dovrebbero sorgere 150 alloggi di edilizia residenziale pubblica, destinati ai meno abbienti. Tema bollente, quello della casa, che in Comune si sta cercando di affrontare passando per due canali.
CANONE AGEVOLATO La prima grana dei canoni non onorati è finita sul tavolo della commissione Politiche abitative. Qualche numero, illustrato dal presidente Pd Davide Carta: 20 casi in appartamenti di Area (Agenzia Regionale per la casa) in via Malfidano e 64 in appartamenti di proprietà comunale (20 in via Corsica, 20 in via della Pineta, 24 in via Chiabrera). «Tra i problemi più delicati a Cagliari», spiega Carta, «c'è quello di chi vive in abitazioni di proprietà pubblica assegnate a canone concordato e che non riesce a pagare l'affitto». Affitti fissati per tabelle che tanti inquilini, col tempo, non riescono più a onorare. Un gruppo da subito, ma le morosità si sono triplicate in poco tempo: metà degli occupanti ha ricevuto un avviso di sfratto. «Queste che stiamo cercando di aiutare sono famiglie disperate, spesso con bambini o anziani non autosufficienti», aggiunge Carta. Rischiano di finire sulla strada. Dalla commissione è arrivata un'idea: «Stiamo proponendo al Comune e alla Regione di ridurre il canone di locazione fino al 20-30 per cento rispetto ai minimi tabellari e di consentire una rateizzazione per il pregresso».
Per chi non ha entrate potrebbe aprirsi la porta di un alloggio Erp, magari al posto di chi già lo occupa ma ha un reddito troppo alto e non ne avrebbe più diritto: «Ci risultano in queste condizioni circa 60 famiglie. Ma bisogna incrociare il dato con chi ha chiesto il riscatto dell'abitazione». Insomma: qualcuno ci ha marciato, altri hanno per fortuna migliorato le condizioni economiche da quando hanno goduto dell'assegnazione e lo hanno dichiarato. La proposta c'è, resta da vedere quale strada prenderà.
GLI ABUSIVI Per affrontare una parte dell'altra emergenza, quella delle occupazioni abusive, la Giunta comunale ha aperto un dialogo con la Regione. Le linee d'azione per la ricerca di una via d'uscita sono descritte in una delibera dell'esecutivo cittadino datata primo settembre. L'attenzione è concentrata su due stabili: via Flumentepido e ex scuola Mereu. Sul primo c'è un appalto, aggiudicato a marzo, con un finanziamento di poco meno di 5 milioni di euro: nell'area è prevista la costruzioni di 150 alloggi e di un centro polifunzionale. Tra Villanova e Castello, con 600 mila euro, deve essere recuperato l'asilo: lavori aggiudicati da oltre un anno, ad aprile 2014. Ma con le famiglie dentro è tutto bloccato: la Giunta chiede all'assessorato regionale ai Lavori pubblici, con la massima urgenza, delle collocazioni alternative per le famiglie. In corso uno scambio di comunicazione tra uffici, il via libera non c'è ancora.
Enrico Fresu