Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La leggenda del blues incantato da Molentargius

Fonte: L'Unione Sarda
14 settembre 2015

CAPITALE DELLA CULTURA. Mike Cooper in città per una residenza artistica 

Utilizzare il linguaggio universale della musica, per scoprire le emozioni e i valori della natura. È lo spirito del concerto che ha guidato il concerto di ieri al Teatro Civico di Castello, firmato dal chitarrista Mike Cooper, in città per una residenza artistica promossa nell'ambito delle iniziative varate per Cagliari Capitale Italiana della Cultura 2015. Note e melodie mescolate ai suoni della natura catturati nel Parco di Molentargius, e al “canto” dei fenicotteri. Solista onnivoro che ama viaggiare nei generi, Cooper, si è esibito in compagnia di alcuni studenti del Conservatorio “Pierluigi da Palestrina” (Andrea Deidda, Stefano Manconi, Giorgia e Valter Mascia, Andrea Scalas, Raffaele Tronci), che lo scorso mese hanno preso parte al progetto. «Sentire i suoni emessi dai fenicotteri, e registrarli, ti colpisce nel profondo», dice il musicista britannico. «Gli studenti hanno inciso molti suoni e rumori legati all'ambiente, che in buona sono confluiti nel concerto».
Non nuovo a progetti del genere, sviluppati in varie parti del mondo, Cooper è rimasto colpito innanzitutto dalla bellezza del luogo. «Il Parco è stupendo. Abbiamo avuto la fortuna di visitare anche le zone non accessibili al pubblico, rimaste selvagge e perciò non contaminate dalla presenza dell'uomo. Molentargius è un'isola dentro un'isola. Immergersi in un contesto di questo tipo è un'esperienza unica, forte».
Come forte è l'interesse mostrato dal solista inglese per «la reazione del pubblico davanti ai suoni della natura e ai loro campionamenti, suoni che toccano le corde più profonde dell'animo umano». Mike Cooper nel suo lungo cammino artistico ha collaborato con leggende del blues quali John Lee Hooker, Son House, Bukka White, e con grandi nomi della scena contemporanea, Jim O' Rourke, Thurstone More dei Sonic Youth.
Carlo Argiolas