Le proposte

Occhi puntati sul vecchio padiglione Nervi e una raffica di idee, di desideri, di sogni. Perché Cagliari su quel monumento tutelato dalla Soprintendenza e di proprietà dell'Autority, fa gola davvero, inserito com'è nel vasto piano di rinascita dell'area portuale, di Sant'Elia, di Su Siccu e via Roma. E se Confcommercio punta dritto sull'acquario, altre sono state in questi mesi i suggerimenti più o meno ufficiali. Così un centro di alta specializzazione della nautica, così un museo della storia marinara, così un'area attrezzata per gli spettacoli al chiuso.
Intenti. Rimasti sulla carta al pari dei grandi propositi di rilancio dell'area di Molentargius. Mentre solo qualche mese fa si è riusciti a mettere mano alle strutture ad alto rischio crolli per garantirne la stabilità ed evitare che la città perdesse uno dei suoi “monumenti” storici. I lavori non sono finiti ma il Padiglione Nervi è diventato subito la casa di un gruppo di rom che proprio ieri i carabinieri hanno fatto sgomberare.
A reggere, per ora, sembra essere soltanto il progetto dell'acquario, che almeno conta su uno studio e su possibili investitori. La proprietà - l'Autorità portuale - resta commissariata e dovrà attendere la nomina di un presidente per la destinazione del vecchio magazzino utilizzato per lo stoccaggio del sale prima dell'imbarco. Tutto questo mentre il Comune ribadisce il concetto che l'acquario è una proposta di Confcommercio non condivisa, almeno per ora, dall'amministrazione Zedda che più volte ha parlato, per il “Nervi”, di un generico «centro polivalente porta del Molentargius». (a. pi.)