Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Regole per evitare lo sfruttamento»

Fonte: L'Unione Sarda
7 settembre 2015


Pierpaolo Vargiu, deputato di Scelta Civica, è il primo firmatario

 

Prostitute riconosciute dallo Stato, dignità rubata da restituire, in qualche modo. «Le proposte di legge sono diverse, almeno una decina». Pierpaolo Vargiu, deputato sardo di Scelta Civica e presidente della commissione Affari sociali, è il primo firmatario di una di queste. «Il concetto è quello della regolamentazione, l'iniziativa ha raccolto un centinaio di adesioni dei parlamentari tra Camera e Senato». È iniziata la discussione in commissione Lavoro del Senato: «In questo caso è Maria Spilabotte il punto di riferimento. Il nostro compito, invece, è quello di tenere insieme chi aveva quest'idea alla Camera. Ora riprenderemo la raccolta attiva delle adesioni», spiega Vargiu.
La proposta, dunque, va avanti: «Si spera che il percorso parlamentare sia il più breve possibile». Ma cosa prevede, in concreto? «Prima di tutto nasce per la difesa della dignità della donna o dell'uomo che si prostituisce. L'approccio abolizionista della legge Merlin, del 1958, che riuscì a ottenere la chiusura delle case a luci rosse, oggi è fuori dal tempo: ipotizzava che il fenomeno potesse essere cancellato. Sono trascorsi più di cinquant'anni». Previsione errata: «Prendiamo atto dell'impossibilità di cancellare un'attività che viene e verrà esercitata anche in futuro». Nessuna legalizzazione, visto che la prostituzione non è certo fuorilegge: lo sono lo sfruttamento, l'induzione, il favoreggiamento. «Tra fingere di vedere che non esiste e regolamentarla», sostiene Vargiu, «meglio la seconda, per evitare lo sfruttamento. Così si rendono possibili i controlli di ordine sanitario, il pagamento delle tasse e la certezza di poter avere prestazioni di carattere sanitario ma anche previdenziale». La proposta comporta obblighi anche per il cliente: «Chiunque richieda prestazioni sessuali», si legge nel testo, «è tenuto a verificare che l'esercente abbia ottenuto l'autorizzazione e che lo stesso adotti adeguate forme di prevenzione di malattie sessuali trasmissibili». (m. lam.)