La Regione vende la villa assegnata al comandante della caserma
«Occupare non è un modo civico per affrontare i problemi». Gianfranco Damiani, presidente del comitato di quartiere “Amsicora 2020”, cerca di tenere i toni bassi, di non lasciare intravedere alcuna intenzione bellicosa. Ma il diktat della Regione lo fa infuriare (e, insieme a lui, sono furiosi anche i rappresentanti di altre associazioni): l'alloggio del comandante dell'ex caserma dell'aeronautica di via Is Guadazzonis non deve essere messa all'asta. E, pur di evitare questa eventualità, preparano un petizione on line. Anche l'occupazione della struttura? «Preferiamo sederci a un tavolo e discutere», taglia corto, lasciando intendere che potrebbe accadere anche quello.
LA SITUAZIONE “Amsicora 2020” ha convocato, ieri mattina, una conferenza stampa proprio davanti alla villetta (215 metri quadrati di superficie coperta e 3.350 di giardino) proprio per raccontare la situazione e i progetti del comitato di quartiere per l'utilizzo di quello spazio. «Con un blitz ferragostano», racconta Damiani, «la Regione ha messo all'asta questo bene». Una vendita che potrebbe rivelarsi particolarmente redditizia: la base è di sei milioni di euro. Non che la villetta valga così tanto: il fatto è che quello spazio può essere edificato. Una palazzina costruita in quella zona renderebbe parecchio. Ma l'idea non piace al comitato di quartiere e alle associazioni ambientaliste (“Agriculture”, per citarne una) che combattano questa battaglia. «Una follia una palazzina proprio nella zona che congiunge due parchi».
IL FUTURO Il comitato di quartiere vuole che la Regione faccia un passo indietro. Ma, intanto, devono essere risolti tanti problemi. Il fatto, giusto per parlare solo del primo, il fatto, per esempio, che quello spazio attualmente è occupato abusivamente, da aprile, da una famiglia con cinque bambini. Ma perché viale Trento dovrebbe contraddirsi? «Perché qui si parla di sviluppo della zona. Un tema di cui dovrebbe discutere il comitato di quartiere con il Comune. Tra l'altro, stiamo parlando di un rione che è praticamente senza servizi: l'ex alloggio del comandante potrebbe servire proprio a colmare quella lacuna».
IL PROGETTO Lo spazio, sostengono, deve tornare al quartiere. Per diventare che cosa? Damiani elenca quello che sinora ha fatto “Amsicora 2020”, dagli orti didattici alla Randaccio all'accompagnamento a piedi dei bambini a scuola. Iniziative che potrebbe essere moltiplicate proprio dall'avere a disposizione un luogo dove incontrarsi. «Visto che abbiamo la tecnologia, potremmo proporre servizi evoluti di domotica. Ma, soprattutto, potremmo occuparci di bambini, offrendo, giusto per fare un esempio, servizio di babysitteraggio professionali». E se la Regione confermasse i suoi propositi? «Partiremo con la petizione». E, poi - ma questo per il momento non viene detto - si potrebbe anche arrivare anche all'occupazione dello stabile. «Ma, sia chiaro, noi vogliamo sederci intorno a un tavolo e discutere».
Marcello Cocco