Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sant'Elia, la festa del riscatto

Fonte: L'Unione Sarda
31 agosto 2015

Muggini alla brace e fumante frittura mista del Golfo sotto le gradinate dello stadio

Migliaia di ospiti alla sagra del pesce voluta dal vecchio borgo 


Il signor Antonino ha una camicia bianca e una macchia sul petto. «Lissa, scetti lissa. Succo pregiato». Poco importa, non ci sono cerimoniali da rispettare sotto le gradinate dello stadio Sant'Elia, e quell'indumento non più candido si può continuare a indossare con ostentata nonchalance. È la festa. O meglio, la sagra del pesce. Questione importante per un quartiere che punta al riscatto e non vuole più essere additato come l' ecomostro , il rione perduto che una città, Cagliari, ha tenuto troppo a lungo lontano.
L'ORDINE «Ghetta, ghetta craboni». L'arrostitore con maglietta verde e non risparmia il fiato. Urla, ordina. Nella caldaia dove il carbone diventa brace da trasferire sotto le graticole cariche di cefali, il fuoco si sta consumando troppo in fretta. E la gente aspetta.
IL SERPENTONE In fila, passo dopo passo, in ordine assoluto, i buongustai aspettano di conquistare metri preziosi e raggiungere la giusta posizione per agguantare i piatti a più scomparti riempiti con muggine arrosto, calamari e gamberi fritti. Un bicchiere di vino bianco o rosso a scelta e la fetta d'anguria per lavar la bocca e magari prepararla al secondo assalto.
LE ATTRAZIONI La sera è lunga, e mentre l'attesa è resa meno pesante dallo spettacolo degli sbandieratori, il palco allestito davanti ai tavolini, presto regalerà musica e cabaret.
C'è qualcosa di magico, in questa serata dove la luna immensa domina sulle immense tavolate. Ma anche d'anonimo.
L'AREA Pina Locci spinge con una mano la carrozzina del suo piccolo addormentato e con l'altra tiene in equilibrio instabile il piatto dei pesci. «Bello, ma perché non scegliere un'altra zona? Magari la passeggiata in riva al mare». Pensiero condiviso. Se davvero Sant'Elia chiede il suo riscatto, i parcheggi dello stadio non sono propriamente la sua storia. Non della borgata dei pescatori, il rione che da sette anni, attraverso l'Associazione sagra del pesce Sant'Elia vecchio borgo guidata da Andrea Loi, dal suo vice Enrico Caredda e dal consigliere Piero Limbardi, ha inventato la festa dei prodotti del mare. E che ha messo in campo una formidabile macchina organizzative fatta di volontari: 70 persone, giovani per lo più ma anche “vecchi” arrostitori d'esperienza.
GLI OSPITI C'era Sant'Elia tutta, ieri sera davanti ai Distinti. E c'era Cagliari. Tanti turisti. Incuriositi dai sapori forti del cefalo alla brace, dei gamberi e dei calamari appena tolti dall'olio bollente. Da una Sardegna che guarda al suo mare.
Andrea Piras