Vietato l'asporto durante le partite del Cagliari
Divieto di vendita di alcolici e bevande da asporto in prossimità dello stadio Sant'Elia nei giorni degli incontri di calcio del Cagliari.
Il sindaco Massimo Zedda ha firmato un'ordinanza (la numero 51), con cui ha disposto il divieto temporaneo di vendita per asporto di bevande alcoliche e non alcoliche contenute in contenitori di vetro o in lattine nelle aree in prossimità dello stadio Sant'Elia.
Il divieto sarà attuato in occasione delle partite di calcio disputate in città e previste dal calendario, non ancora stilato, del campionato di Serie B, dal calendario della Coppa Italia, oltreché in occasione di tutti i recuperi delle partite di calcio non disputate previste dai medesimi calendari. L'arco temporale di validità del divieto sarà dalle due ore antecedenti l'inizio delle partite alle due ore successive al fischio del novantesimo.
Saranno vincolati all'obbligo tutti gli operatori commerciali e tutti gli esercizi pubblici operanti, anche in forma ambulante, nelle aree in prossimità dello stadio Sant'Elia. Il divieto dovrà essere rispettato in particolare dagli operatori di via Pessagno (da ponte Colombo a ponte Vittorio); viale San Bartolomeo (da ponte Vittorio alla circonvallazione Sud); della circonvallazione Sud (da viale San Bartolomeo a ponte Colombo e nel territorio da esse circoscritto).
La violazione dei divieti contenuti nell'ordinanza comporta l'applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro.
La restrizione imposta con l'ordinanza dal sindaco Zedda tende a prevenire esagerazioni che potrebbero degenerare in episodi spiacevoli dentro e attorno lo stadio. Non si tratta di un provvedimento diverso da quello in vigore in occasione degli incontri di calcio nelle altre città d'Italia. Almeno in quelle che ospitano squadre che disputano campionati professionistici. Il sindaco Zedda ha firmato l'ordinanza mercoledì scorso. E c'è da credere che i titolari dei bar e dei locali attorno al Sant'Elia non contravverranno alla disposizione, non foss'altro per evitare di incorrere nelle sanzioni pecuniarie.