Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Maxi schermi spenti, paga la Ue

Fonte: L'Unione Sarda
21 agosto 2015


Progetto Porti

 

È spuntato all'improvviso, dentro l'ex stazione marittima: un grande cilindro basso e largo, bianco e rosso, con due rampe metalliche che conducono all'interno. Fuori, tonde, alcune fotografie di porti mediterranei. Dentro, due proiettori appesi al soffitto, una corona di altoparlanti, due maxi schermi spenti e, al centro, un supporto metallico da cui penzola un cavetto d'alimentazione.
È un «corner point», spiegano dall'Autorità portuale. L'hanno installato tecnici dell'Arst alcune settimane fa. Fa parte di un progetto che si chiama Porti, che sta per “Ports et identité”. È un progetto transfrontaliero Italia-Francia che coinvolge Corsica, Sardegna, Liguria e Toscana, finanziato con fondi dell'Unione europea, progetto strategico 2007-2013.
Si dice che la destinazione iniziale del “corner point” fosse l'ex infopoint di piazza Matteotti, edificio attualmente adibito a punto informazioni del Ctm, il consorzio che gestisce i trasporti pubblici urbani. Poi, però, l'assessorato regionale ai Trasporti, partner del progetto, avrebbe ripiegato sul porto, ottenendo dall'Autorità portuale la disponibilità dell'ex stazione marittima. L'alternativa? Perdere i soldi.
Ma certo colpisce che si sia installata questa struttura, non funzionante ma nuova, in un edificio che, prima o poi, sarà buttato giù. «Ma il corner point è amovibile», spiegano all'Autorità: «Smontarlo e rimontarlo altrove sarà questione di mezza giornata». (m. n.)