Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Auto in sosta all'ippodromo

Fonte: L'Unione Sarda
17 agosto 2015

 

Finalmente riapre il parcheggio: c'è posto per 300 veicoli - Sospiro di sollievo anche per i titolari dei chioschi e degli stabilimenti balneari

 

Lo avessero saputo prima, tre amiche a caccia di un parcheggio al Poetto: «Ma va bene così, ora ci siamo fermate, anche se abbiamo girato un'oretta». Durante la ricerca disperata in auto l'occhio è caduto sul terreno accanto all'ippodromo: «Ci siamo illuminate, abbiamo trovato posto», racconta Martina Coccio. Perché ora il cancello in ferro è spalancato e un cartello avvisa: spazio aperto dalle 7.30 alle 20.
MIRAGGIO PARCHEGGI Si inizia a correre ai ripari, strisce bianche cancellate per fare spazio alla corsia gialla dei pullman: i parcheggi eliminati non erano stati rimpiazzati. Ora se ne aggiungono circa 300: «Abbiamo saputo dei parcheggi a disposizione su facebook e ci siamo diretti qua, spediti». Durata media della ricerca: nemmeno un minuto. «Lo abbiamo trovato subito», dice Stefano Spiga. «Sarebbe stato difficile, altrimenti, fermarsi qua», dice Elisa Aresu.
RACCOLTA FIRME Circa un mese fa era partita una petizione per riaprire il parcheggio all'altezza della sesta fermata. «Uno spazio comunale enorme inutilizzato, accanto all'ippodromo, una desolazione vederlo così», aveva denunciato il consigliere comunale di Forza Italia Maurizio Porcelli, presentando un'interrogazione. Era stato lo stesso assessore ai Trasporti Mauro Coni ad anticipare, prima dell'estate, che gli spazi alternativi dell'ippodromo avrebbero compensato quelli eliminati.
Marcella Casula approfitta del nuovo parcheggio ma si concede uno sfogo: «L'apertura era attesa, io sto frequentando il Poetto dall'inizio della stagione e ho vissuto in pieno l'incubo della ricerca. La scena era questa: tutti fermi in auto aspettando che qualcuno uscisse, come falchi, a qualsiasi ora. Mi permetto di fare una critica: non capisco perché abbiano deciso di aprire a ridosso di Ferragosto e non prima. Ho sentito tanti turisti lamentarsi».
LE RINUNCE Gianni Tirato gestisce lo stabilimento balneare Sa sesta: qua, fino a ieri, si raccoglievano le firme per utilizzare lo spazio accanto all'ippodromo. I documenti ancora non sono stati consegnati, il Comune è intervenuto prima. «È chiaro che abbiamo accolto la novità positivamente. La mancanza di parcheggi ha innervosito i clienti: molte mamme con i bambini, soprattutto, si sono lamentate. E c'è anche chi ha disdetto le prenotazioni di lettini e ombrelloni perché si è arreso, dopo mille giri a vuoto».
LA SODDISFAZIONE Piero Marci, titolare del Miraggio, ne ha sentite tante: «So che gli stabilimenti hanno avuto perdite importanti. Ora, comunque, siamo contenti che abbiano messo i nuovi parcheggi a disposizione. Meglio tardi che mai. È giusto dire, però, che prima gli spazi eranno occupati dal materiale del cantiere». E la voce ancora non si è sparsa: nello sterrato, infatti, non c'è ancora il pienone.
MENO STRESS Ora, fare un tuffo alla Sesta fermata sarà meno stressante. Da altre parti, però, resta il delirio, Marina Piccola a parte. In via Ausonia, all'altezza della Quinta e Quarta fermata, le auto si infilano ovunque: e anche sul marciapiede si ricava qualche posto in più.
Mariangela Lampis