Rassegna Stampa

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Buoncammino: spazi universitari nell’ex carcere. Il palazzo delle Scienze diventa un Museo

Fonte: web cagliaripad.it
3 agosto 2015

 

Non più un edificio chiuso, ma aperto alla città. È la grande rivoluzione per il vecchio penitenziario cittadino che ospiterà servizi per studenti e docenti (foresterie, biblioteche, mense) e ambienti per l’animazione culturale
Ennio Neri,
e.neri@cagliaripad.it

 

Per adesso è ancora in mano al Ministero di Grazia e Giustizia che non intende cederlo alla Regione. Ma intanto l’amministrazione comunale ha già messo le mani avanti e detto la sua. L’ex carcere di Buoncammino si trova in piena zona universitaria e pertanto, in collaborazione con l’Ateneo, dovrà ospitare servizi per studenti (ricerca e animazione) e docenti.

Il piano particolareggiato ha individuato la Grande Fabbrica della Creatività e dell’Innovazione (Ex Manifattura)  e la Grande Fabbrica del Parco Urbano della conoscenza (Ex Carcere).

Ex carcere Buoncammino. Il programma di riuso dovrebbe partire dall’esigenza di rovesciare la “chiusura totale” che l’ex Carcere ha incarnato per trasformarlo in un luogo aperto alla città, attraversabile e condiviso. Il “cammino di ronda”, ad esempio, dovrebbe essere reso fruibile come passeggiata panoramica d’eccellenza, e la “memoria” dell’istituzione carceraria dovrebbe esplicitarsi in un recupero dell’edificio che lo renda visitabile e attraversabile, riconoscibile (anche mediante appositi apparati museali e di archivio).

L’ex Carcere dovrebbe cogliere l’opportunità offerta dal fatto di trovarsi al centro di un distretto universitario di oltre 20 mila tra studenti, docenti e ricercatori, oltre due terzi dell’intero potenziale dell’Ateneo. In questo senso si può parlare di “Grande Fabbrica del Parco Urbano della conoscenza”: un ruolo sinora mancante di “condensatore” di una molteplicità di funzioni di animazione e servizio comune alla vita universitaria dei diversi poli, e più in generale del campus Urbano, di attività di ricerca e sviluppo integrato (incubatori, startup, fablab, coworking…), e di servizio agli studenti e ai docenti (foresterie, biblioteche, mense, queste ultime aperte alla città…con l’esclusione delle funzioni specificamente didattiche) e di ambienti per l’animazione culturale (associazionismo studentesco e non, ambienti espositivi, libreria universitaria..).

Gli spazi esterni, offrono l’occasione per accogliere attività sportive e aree verdi (giardini) per il benessere psicofisico di chi vive la struttura. Per esempio, il camminamento basso lungo il perimetro interno del complesso ben si presta a costituire un percorso fitness con minimi interventi che sfruttino anche la presenza del muro.

Palazzo delle Scienze. La struttura, destinata a non ospitare più in linea di tendenza a breve alcuni dei Dipartimenti universitari che la occupano, si è formato un convincimento che potrebbe esaltarne la funzione storica (e non recidere i legami con la ricerca scientifica attiva): la destinazione – prevalente o totale – a Museo della Scienza. Uno spazio dove ospitare le collezioni scientifiche dell’Ateneo, ora disperse in varie sedi, e a partire da queste comporre un sistema museale scientifico contemporaneo, legato alla promozione della cultura e della ricerca scientifica.

L’ex Manifattura Tabacchi ha nel sistema delle “Grandi Fabbriche” una collocazione speciale, sul “fronte del porto”, estremamente accessibile e quindi con una spiccata vocazione alla relazione culturale. Inoltre è stato già attivato, da parte della Regione proprietaria del bene, un recupero e un riuso per predisporla ad ospitare Laboratori legati a dinamiche culturali e economiche e sociali in rapida evoluzione, quale quelle caratteristiche dei settori creativi, alle quali vanno certamente accostate strutture di ricerca e produttive legate alla creatività e all’innovazione tecnologica. “Con i suoi ambienti ampi e aperti potrà essere un “motore culturale dinamico” della città, un luogo di produzione e di comunicazione di cultura a molteplici livelli”.