Rassegna Stampa

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Piano Centro storico: via Fara e palazzo Aymerich risparmiate dal cemento

Fonte: web cagliaripad.it
3 agosto 2015

 

Per anni hanno occupato le pagine dei giornali. I progetti presentati dai costruttori si sono scontrati con le opposizioni dei residenti di Stampace e Castello. Così il Comune rivede i programmi
Ennio Neri,
e.neri@cagliaripad.it

 

Per anni hanno occupato le pagine dei giornali. I progetti presentati dai costruttori si sono scontrati con le opposizioni dei residenti di Stampace e Castello. Così il Comune, nell'ambito del Piano particolareggiato del Centro storico, rivede i programmi

Palazzo Aymerich. Anni fa conquistò le prima pagine dei giornali per la lotta dei comitati che si opposero alla demolizione e ricostruzione del vecchio edificio e dell’antico portico Laconi. Dopo anni di battaglie davanti ai giudici amministrativi e la vittoria dei costruttori ecco la soluzione: il Comune acquisterà il terreno e i proprietari costruiranno altrove.

Nell'area sulla quale si trovano i ruderi di Palazzo Aymerich, di cui era prevista la ricostruzione, il piano prevede la trasformazione del sito per finalità pubbliche e la riqualificazione (che dovrà essere coerente con l'importante valore testimoniale dello stesso). Due le soluzioni: la prima prevede la riqualificazione e messa insicurezza dei ruderi esistenti di Palazzo Aymerich secondo un processo di musealizzazione delle rovine che diventano quinta di un sistema articolato di spazi pubblici che si inseriscono all’interno e la seconda ricomposizione dei ruderi esistenti attraverso l’integrazione con un’architettura contemporanea allo scopo di ricostituire l’unità dell’isolato garantendo la storica attraversabilità del complesso.

I proprietari (l’impresa Dac) sono invitati a presentare istanza per realizzare la volumetria privata in aree esterne al Centro storico. La cubatura privata, potrà essere realizzata in aree di completamento o di espansione residenziale di disponibilità comunale. Ed è anche consentito, previo preliminare assenso del Consiglio Comunale, il trasferimento della cubatura in altra area privata, nel rispetto dei parametri urbanistici massimi ammessi dalla normativa Regionale, facendo ricorso alle procedure previste per i programmi integrati.

Via Fara. Il vuoto urbano nell'isolato compreso tra via Santa Margherita e via Fara nel quartiere di Stampace racconta una lunga storia cittadina che si intreccia col destino del vecchio campo di calcetto rionale e la tante battaglie degli stampacini. Attualmente disciplinato dal vigente Piano di Recupero di cui è stata verificata (dalla Regione) la coerenza e compatibilità con il Ppr.

Però, all’amministrazione il progetto, la ricostruzione delle vecchie case, non sembra interessare e in considerazione della rilevante valenza strategica di questo vuoto urbano, al fine di verificare la possibilità di realizzazioni alternative di maggior interesse pubblico e di elevata qualità architettonica e paesaggistica, è prevista la convocazione di un tavolo istituzionale tra Comune e Mibact. In relazione agli esiti del tavolo potrebbe successivamente essere bandito un concorso internazionale di progettazione il cui progetto vincitore verrebbe realizzato dai privati facendo ricorso, anche in questo caso, alle procedure previste per i programmi integrati.