Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'ex caserma abbandonata

Fonte: L'Unione Sarda
3 agosto 2015

MONTE URPINU. L'assessore Erriu: «Diventerà la Cittadella della solidarietà»

Vecchi pini, cunicoli e garitte nel cuore del parco 

Superati i due cancelli all'incrocio tra via Is Guadazzonis e via Cagna si entra in un altro mondo. Garitte, pini secolari, sotterranei misteriosi, rifugi antibombardamenti, cunicoli, serbatoi. L'ex caserma dell'Aeronautica di Monte Urpinu è un angolo di paradiso abbandonato a disposizione di pochi eletti: le guardie giurate messe lì per impedire che qualche disperato occupi alloggi e uffici. Un parco nel parco (di Molentargius) vietato a cagliaritani e turisti. Sembra un paradosso, ma era più frequentato quando funzionava come deposito di carburanti per gli aerei militari che non ora. Smilitarizzato è finito nelle mani della Regione che si è dimostrata incapace di valorizzare l'immenso patrimonio immobiliare a sua disposizione (le caserme di Calamosca, le palazzine di via Bainsizza, l'ex Ospedale marino, giusto per ricordarne alcuni).
I PROGETTI FALLITI I progetti per l'ex caserma di Monte Urpinu c'erano, i finanziamenti pure per trasformarlo in sede dell'Ente foreste e aprirlo a scolaresche e amanti della natura, con sentieri didattici e punti di avvistamento per i fenicotteri. La tenacia di Bobo Farina (presidente dell'Ente che voleva barattare le palazzine di viale Merello con l'ex caserma) non è servita. Nicola Rassu, ex assessore sassarese, era riuscito - nonostante le carte firmate dal suo predecessore Gabriele Asunis - a paralizzare l'iniziativa. Il progetto era intrigante e metteva al riparo l'area da speculazioni immobiliari. Il film, purtroppo, ha preso un'altra piega. E oltre al danno bisogna registrare la beffa: per custodire gli edifici la Regione spende (ma forse è meglio dire spreca) centinaia di migliaia di euro per la vigilanza dell'area.
UNA FORESTA IN CITTÀ Nell'Asse mediano le auto sfrecciano veloci. Pochi metri e lo scenario viene stravolto (in meglio) dai rumori dei grilli e dal profumo dei pini. Il panorama, poi è da favola. Percorrere la sottile striscia di asfalto lungo il perimetro murario porta alle garitte, dove sono ancora ben chiare le incisioni dei nomi degli avieri impegnati nei turni di guardia (uno su tutti, Vincenzo Ceraudo 19/3/1941). Dalle casermette si conquista un panorama davvero mozzafiato: il Golfo degli Angeli e Molentargius. E proprio le vecchie costruzioni, alcune inagibili, rappresentano il vero valore aggiunto di questo angolo incontaminato della città. Palazzina avieri, circoli, depositi sono costruzioni perfettamente inglobate nell'ambiente. Per troppi anni è stato impedito il riutilizzo dell'ex deposito carburanti dell'Aeronautica. Certo, ci sono lavori da fare per adeguare gli spazi, ma è uno scandalo che un patrimonio di tale pregio venga abbandonato al suo destino.
CITTADELLA DELLA SOLIDARIETÀ All'orizzonte qualcosa sembra muoversi. «L'ex caserma di Monte Urpinu diventerà la Cittadella della solidarietà», afferma Cristiano Erriu, assessore regionale agli Enti locali. «Stiamo collaborando - coinvolgendo il Comune - con Sardegna solidale e Giampiero Farru per dare risposte al centro regionale del volontariato e della Protezione civile. Altro obiettivo che riteniamo fondamentale per il riutilizzo dell'area è l'apertura di una scuola di addestramento per i cani destinati ai ciechi». I tempi? «Strettissimi - assicura Erriu - entro l'anno ci saranno le delibere per la valorizzazione del parco».
Andrea Artizzu