Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

abbanoa ripare. Ma non nel week-end

Fonte: L'Unione Sarda
15 maggio 2008

il servizio
Abbanoa ripara. Ma non nel week-end

Riccardo Sorrentino, restauratore con laboratorio in via Vittorio Veneto, racconta: «Domenica, quando si è rotto il tubo dell'acquedotto, i tecnici di Abbanoa si sono limitati a chiudere la rete idrica. E sono tornati lunedì».
Lo stesso è successo in viale Merello, dove Massimo Fuggetta spiega: «Lo scorso fine settimana gli operai hanno chiuso l'acqua e sono andati via». Lui è rimasto senza la possibilità di lavarsi e cucinare. E di muoversi: il terreno ha ceduto proprio di fronte al cancello del suo giardino e lo ha reso pericolante. Dentro, due auto e uno scooter. Così per lavorare in questi giorni ha dovuto affittare una macchina.
La squadra di pronto intervento ha lavorato per giorni lì di fronte, senza venire a capo del problema. Riparavano in un punto e spuntava una nuova falla più avanti. «Abbiamo fatto quattro o cinque interventi tra venerdì e sabato, le condutture si rompevano sempre», chiarisce Maurizio Cittadini, direttore distrettuale del gestore unico. «Così domenica abbiamo deciso di lasciar stare e non lavorare in quel punto». A chi fa notare che nel fine settimana Abbanoa è latitante Cittadini replica: «Abbiamo lavorato anche a Natale, la nostra squadra emergenze lavora giorno e notte». Per assicurare il servizio, in viale Merello sono stati ricavati dei bypass, per saltare i punti più malandati della rete idrica. «Stiamo programmando la sostituzione integrale. I tubi ci sono, dobbiamo trovare i soldi per installarli». Tubi in ghisa sferoidale, i più resistenti. Ma nel sottosuolo cagliaritano ce ne sono di vari tipi. Ghisa grigia (meno elastica) Pvc, Polietilene, Acciaio, Eternit. Un miscuglio di materiali che non aiuta certo la manutenzione dei 450 chilometri di acquedotto.
Il volume delle perdite, però, negli ultimi anni è diminuito: se cinque o sei anni fa si disperdeva nel terreno il 30 per cento delle riserve idriche, ora la percentuale sfiora il 20. Come dicono gli esperti: è fisiologico. Insomma: è normale, meglio di così non si potrebbe fare. Il Comune sta terminando la sostituzione di propria competenza: circa un quarto della rete è stato rinnovato.
A Medau su cramu, quartiere ai margini del Parco di Molentargius, una parte degli allacci - in polietilene - sono stati realizzati dai residenti. Così rete "istituzionale" e rete fai-da-te si accavallano. Con un risultato: «Per noi è difficile intervenire, con una situazione del genere». Anche durante la settimana. ( m.r. )