VIA SAURO. Sulle scale dell'edificio tracce di vita di alcuni senzatetto
I cancelli restano sempre aperti, anche la notte. Entrare è un gioco e il pianerottolo diventa un bed and breakfast improvvisato: una coperta e un brik di vino rosso, tracce della presenza dei senzatetto che dormono qui. «Peccato sia uno spazio pubblico, in questi luoghi ci sono uffici aperti di giorno». Giovanni Chessa, capogruppo in consiglio comunale del Psd'Az, è indignato.
Via Nazario Sauro, ufficio del Servizio Patrimonio del Comune: la notte si entra passando dal parcheggio. L'ingresso è sulla destra, rispetto agli uffici. Via libera, non c'è nessuno. Il cartello “vietato l'accesso ai non autorizzati” non scoraggia: è nascosto dalle piante rampicanti. Sul retro del palazzo, accanto al multipiano di via Cesare Battisti, ci sono le scale. In ogni pianerottolo delle scalette dell'uscita di sicurezza si trovano coperte, resti di giacigli improvvisati. Sottoscala: ecco un giubbino utilizzato come materasso, ci sono capi di abbigliamento, confezioni in tretrapack di vino. Si può andare avanti solo tappandosi il naso. Al primo piano ci sono cicche ovunque, si sale ed ecco un paio di slip da donna. Di sopra, un cartone steso sul pavimento con accanto scarpe maschili.
«Ci sono disperati che vengono a dormire qui e a fare chissà cos'altro. Oltre alla situazione di queste persone è lo stato di abbandono e incuria a colpire. Ribadisco, si tratta di uffici comunali», insiste Giovanni Chessa, che sull'argomento ha presentato un'interrogazione.
«La struttura è sporca, ci sono infiltrazioni d'acqua, eppure i lavori nello stabile sono terminati sei anni fa». Non ci sono controlli, lamenta: «Il servizio di sorveglianza qua è inesistente. Si è scoperto che le telecamere non sono collegate. Sono semplicemente decorative».
Chessa, che ha ricevuto diverse segnalazioni, nel suo tour mostra le porte per l'uscita dei dipendenti comunali in caso di incendio o qualsiasi altra emergenza. «Qua c'è la coperta di fortuna, proprio in questa che dovrebbe essere l'uscita di sicurezza. Basterebbe sistemare semplicemente un cancello elettronico. Il degrado regna anche accanto all'uscita».
Una rete da cantiere è qui da tempo: «Nasconde bottiglie di birra, cartacce e bottiglie di plastica. Non guasterebbe un'operazione-decoro».
Mariangela Lampis