Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Grande festa per la Vergine di Bonaria

Fonte: L'Unione Sarda
15 maggio 2008

Grande festa per la Vergine di Bonaria
L'arrivo a Portoscuso e in tarda serata la partenza per Oristano
DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO LENZA
DA BORDO DELLA DREA Povera Vergine, le è toccato passare la notte in garage: nella teca, con il bimbo nel braccio sinistro e la candela nella mano destra, ai piedi mazzi di fiori a profumarle l'aria.
L'hanno accompagnata in tanti dalla basilica al porto di Cagliari. Con l'ombrello e la fiaccola, disposti a sfidare la pioggia pur di non farla andar via da sola. Con un lungo applauso le hanno dato l'arrivederci a quando, il 20, tornerà da questo periplo dell'Isola organizzato per celebrare il centenario della sua proclamazione a patrona massima della Sardegna.
È salita accolta dal suono delle sirene, dal picchetto d'onore. Le autorità l'hanno salutata, il vescovo l'ha incensata. Poi il portellone si è chiuso, l'equipaggio ha mollato gli ormeggi e la Drea ha fatto rotta verso Portovesme, prima tappa del pellegrinaggio marino.
Ospiti, volontari e personale hanno lavorato sodo per fare del traghetto una sorta di basilica viaggiante. A cominciare dal garage dove Nostra Signora si sentirà quasi a casa. Pochissime auto e qualche mezzo dei volontari e dei vigili del fuoco. Il resto del lungo ponte è diventato un percorso nel tempo e nella fede. Nello spazio solitamente occupato dalle vetture dei viaggiatori, ampi pannelli raccontano, con scritti e immagini, la storia dei mercedari, del loro santuario di Cagliari, della statua spinta dalle onde sulla spiaggia, era il 1370, della caletta ai piedi del colle ora tagliato dalla gradinata che domina piazza dei Centomila. Ma tutta la nave ha un volto inedito. Il Panorama bar ospita una mostra, nell'«Admiral Pub» non ci sono bottiglie ma modellini navali, la Show Lounge è stata riconvertita in sala conferenze e nel Pizza Point sono custoditi gli ex voto.
Hanno lavorato tanto i volontari reclutati nelle associazioni giovanili, nelle parrocchie e nelle scuole, soprattutto l'Alberghiero «perché la nostra formazione ci rende specialisti nell'accoglienza», dice Davide Zedda. «Facciamo un po' di tutto, assistiamo la gente, aiutando in particolare gli anziani. Competenze a parte, però, siamo qui anche per una scelta di fede», precisa Sara Tronu. Capaci, insomma, e felici di dare il loro contributo. Come i vigili del fuoco di Cagliari, Nuoro, Oristano e Sassari imbarcati per offrire «un supporto logistico ed essere pronti a intervenire in casi di emergenza», dice Gianfranco Macis. Il gruppo Sos Elmas ha una duplice funzione: «Abbiamo un'ambulanza - spiega Carla Porcu - per l'eventuale trasporto di malati in ospedale. Come protezione civile montiamo e smontiamo due capienti tende a ogni tappa del percorso».
Grandi numeri e grande efficienza in questa sorta di crociera dello spirito. Oltre settecento persone, giovani e no, dai sei mesi come Maria Chiara della Ventura, ai novantasei anni di un suo potenziale bisnonno. C'è allegria e entusiasmo, certo, ma il clima non può essere confuso con quello di una normale gita turistica. La fede prevale in un rapporto intimo tra l'uomo e il divino. Lo si coglie al risveglio. Nessuno indugia durante la colazione per non perdere le lodi mattutine cui pochi si sottraggono.
Alle 8,30 la Drea attracca a Portovesme. Il portellone si apre e il sole illumina Nostra Signora. Accanto al simulacro Anna Mocco racconta di essere arrivata a casa: «Sono di Portoscuso ma stasera riparto. Chi si ferma è perduto». Sulla banchina parecchia gente ma non tantissima. «Eppure c'erano manifesti dappertutto. Bisogna però tener conto che oggi è una giornata di lavoro», commenta Valdo Puddu, ex dipendente dell'Alcoa da un anno in pensione. A ricevere la Vergine ci sono il vescovo di Iglesias, Giovanni Paolo Zedda, i sindaci di Portoscuso, Adriano Puddu, e Sant'Antioco, Mario Corongiu. Con loro alcuni dirigenti delle aziende del polo industriale che dal Cielo hanno da farsi perdonare i non pochi scempi ambientali fatti in terra. Il grigiore dello scalo è attenuato dai colori dei costumi del gruppo folk del Sulcis Sa Turri.
La processione parte con in testa i vigili motociclisti della cittadina e i loro colleghi di Cagliari. Al seguito del simulacro anche due guardie municipali a cavallo giunte dal capoluogo. Di Bonaria celeste regina... , lungo il percorso cori e preghiere si susseguono ininterrottamente. Le strade sono addobbate con fiori e bandiere sistemate per l'occasione ma anche perchè lunedì era la festa della patrona, Santa Maria d'Itria. Nella vetrina di un negozio di via Giulio Cesare, in un ripiano c'è l'immagine della patrona con accanto i due bimbi neri . In un altro Maria De Filippi e Marco Carta sul palco di "Amici" a Cagliari. Sacro e profano convivono, e non è certo peccato, in nome della tutela degli incassi.
Il corteo arriva al porticciolo turistico: tre gazebi sono stati piazzati dove la banchina si allarga allungandosi verso il mare. Sotto una tenda viene sistemato il simulacro. L'altra ricopre il palco. Davanti i bambini delle materne e delle elementari, seduti e composti, tutti con la loro bandierina e il loro capellino colorato. «Chi ha portato il pensierino e chi la poesia?», domanda dal microfono don Giampietro Garau, parroco della chiesa di San Giovanni Battista. Risposta corale e decine di mani alzate. Li leggeranno dopo, i pensierini e le poesie. La prima sarà Amanda, piccola e con gli occhi celesti che si illumineranno di felicità quando racconterà alla Madonna di aver appena imparato a leggere e a scrivere. Adesso la parola spetta alle autorità, quelle civili, come si dice, e quelle religiose. L'invocazione del vescovo appare ispirata dalla consapevolezza della sofferenza che affligge la sua diocesi, tormentata da una crisi di cui non si vede la fine. «Proteggi ogni famiglia nella tempesta della vita». Anche il sindaco domanda intercessioni divine per mali terreni contro cui ben poco può fare dal Municipo: «Ti chiediamo di guardarci con occhi benevoli per le nostre aspettative economiche e sociali».
Gli scouts di Iglesias si prendono poi cura dei piccoli allietandoli con giochi e animazioni. I grandi, invece, si trasferiscono nella sala della torre spagnola per seguire una conferenza di Roberto Milleddu su musica e devozione nella storia della basilica di Bonaria. Nel pomeriggio la preparazione liturgica prima della messa celebrata dal cardinale Julian Herranz. Dopo il tramonto, il rosario sotto le stelle. Alle 22 l'imbarco dei pellegrini e la partenza salutata dai lampi caleidoscopici dei fuochi d'artificio.
La Drea giungerà oggi, alle 8,30, nel porto di Oristano. Numerosi i momenti di preghiera in programma oltre ad altre iniziative che si susseguiranno sino alle 19. Durante la giornata, i fedeli potranno visitare le mostre allestite a bordo.